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Trump annuncia: “Antifa sarà organizzazione terroristica”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Trump annuncia: “Antifa sarà organizzazione terroristica”

Donald Trump alza il livello dello scontro politico interno annunciando che dichiarerà il movimento Antifa come “organizzazione terroristica”. Dal palco di un comizio in Ohio, il Presidente ha descritto il collettivo che unisce anarchici, anticapitalisti e comunisti come “un disastro radicale di sinistra, pericoloso e malato”.

Trump annuncia: “Antifa sarà organizzazione terroristica”

L’annuncio non è accompagnato da dettagli sul meccanismo giuridico che dovrebbe rendere effettiva la decisione, dal momento che l’ordinamento americano non prevede uno strumento diretto per inserire gruppi interni nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere, riservata normalmente ad attori internazionali. Trump intende comunque imprimere una svolta simbolica e politica, dando un segnale di fermezza all’elettorato conservatore e alla parte del Paese che chiede una linea dura contro i movimenti di protesta.

L’incognita giuridica e il messaggio politico
Secondo i giuristi, l’ipotesi sollevata dal Presidente apre scenari di difficile applicazione. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe tentare di utilizzare norme già esistenti in materia di terrorismo domestico, ma la strada è incerta e disseminata di ostacoli legali. Trump, tuttavia, appare meno interessato all’efficacia normativa che al valore simbolico del messaggio: rafforzare la narrativa di un’America sotto assedio da parte della “sinistra radicale” e consolidare la propria immagine di garante dell’ordine. Non è un caso che abbia definito la scelta “una grande notizia per l’America”, davanti a sostenitori che hanno accolto l’annuncio con applausi e slogan patriottici.

Sicurezza e tensione sociale: la Pennsylvania nel sangue
Il clima di polarizzazione si riflette anche nella cronaca nera. In Pennsylvania tre agenti di polizia sono stati uccisi in una sparatoria durante un intervento di routine, un episodio che ha riportato in primo piano il tema della violenza armata. Trump ha collegato l’accaduto alla “minaccia dei gruppi radicali”, alimentando il discorso sull’urgenza di risposte drastiche. Parallelamente, in Florida è stata eseguita la dodicesima condanna a morte del 2025, rafforzando l’immagine di uno Stato che non arretra sulla linea della severità penale.

Una Presidenza a tinte forti
Il doppio fronte – lotta agli Antifa e braccio di ferro con i media – si inserisce nella strategia di governo di Trump, che vuole presentarsi come leader capace di proteggere l’America dai nemici interni e ridimensionare l’influenza dei grandi colossi dell’informazione. La narrazione è quella di un Paese che richiede fermezza, pronto a sacrificare parte del proprio spazio di libertà per un rafforzamento dell’ordine pubblico. La Casa Bianca sembra aver scelto di fare della contrapposizione frontale con la sinistra e con i media il tratto distintivo di questa fase politica, con conseguenze che rischiano di lasciare un segno duraturo nella democrazia americana.

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