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Trenitalia affida ad Alstom l'accordo per la costruzione di 150 nuovi treni elettrici regionali

- di: Daniele Minuti
 
Trenitalia affida ad Alstom l'accordo per la costruzione di 150 nuovi treni elettrici regionali
Trenitalia ha annunciato di aver affidato ad Alstom un accordo quadro finalizzato alla costruzione di 150 nuovi treni elettrici che saranno destinati alle tratte regionali, a seguito di una procedura di bando di gara europea aggiudicata tramite il criterio dell'offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico.

L'importo dell'operazione è complessivamente di 910 milioni di euro, un investimento che è stato reso possibile dai Contratti di Servizio di lunga durata che l'azienda partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane ha sottoscritto con le singole regioni.

I nuovi treni saranno monopiano e con una media capacità di trasporto: saranno progettati e in seguito costruiti negli stabilimenti del nostro paese situati a Bologna, Savigliano e Sesto San Giovanni (dove vengono già prodotti attualmente i treni "Jazz" e "Pop") con ricadute positive sul piano occupazionale, notizia particolarmente rilevante in un periodo di ripresa per il lavoro in Italia.

Come spiegato nelle note ufficiali, l'accordo quadro prevede un minimo garantito di 38 treni ed è l'ennesima dimostrazione dell'impegno portato avanti da Trenitalia nell'aumentare gradualmente il livello di qualità per tutti i passeggeri che si muovono sulle tratte reginali: oltre all'abbassamento sensibile dell'età media della flotta, i treni permetteranno di migliorare anche la qualità del viaggio rispondendo alle esigenze dei passeggeri che viaggiano sui regionali per qualsiasi motivo.

I treni saranno caratterizzati da soluzioni tecniche all'avanguardia (ERTMS, videosorveglianza, utilizzo della rete Wi-Fi) e rispetteranno soprattutto ogni caratteristica di sostenibilità ambientale, essendo riciclabili fino al 97% e contribuendo a un taglio delle emissioni di circa il 30% del livello precedente.

I nuovi mezzi si aggiungeranno quindi ai "Rock" e "Pop", che sono già a disposizioni delle Regioni, e al "Blues" con l'intento di continuare a migliorare gli standard qualitativi del trasporto pendolare nel nostro paese, riducendo però l'impatto a livello ambientale.

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