Tokyo divisa tra Olimpiadi mal sopportate e la tirannia del Covid-19

- di: Redazione
 
Quanto sta accadendo in Giappone, con il progredire inesorabile del numero di contagi mentre le Olimpiadi continuano il loro percorso in condizioni logistiche che mai s'erano registrate in passato, ha avviato una sorta di autoanalisi nazionale per capire come si sia determinata la condizione che il Paese sta dolorosamente vivendo.
Di certo c'è che la gente ha fatto spallucce in merito all'allarme sul Covid-19 da parte di un governo che comunque ha voluto fortemente onorare i suoi impegni internazionali, ospitando il più grande evento sportivo del mondo in una metropoli densamente popolata e durante una pandemia ancora in corso.

Secondo un gruppo di esperti, che s'è riunito ieri, la gente in generale semplicemente non risponde ai ripetuti ammonimenti del governo affinché si limitino al massimo uscite non legate al lavoro e altre occasioni conviviali.
Stando agli esperti, l'attuale diffusione di nuovi casi di Covid-19 in tutto il Giappone è "senza precedenti" e potrebbe ancora peggiorare ulteriormente se il governo non riuscirà a fare avvertire da parte del popolo il senso di urgenza di ridurre il rischio di infezione.

"Vogliamo che il pubblico consideri la possibilità di infezione come una questione personale, ma con le Olimpiadi in corso, inviti come 'non riunirsi in gruppi' e 'resta a casa' non sembrano molto convincenti", ha detto uno degli esperti del ministero della Salute.
Tokyo vive quindi, in modo quasi rassegnato, l'incongruità di una condizione "doppia" di città che ospita le Olimpiadi e di terreno del contagio. Dopo la dichiarazione del quarto stato di emergenza per la capitale, il numero delle persone per le strade è certamente diminuito, ma non di quel tanto che viene ritenuto necessario per abbassare il tasso dei contagi.
Ieri il numero di nuovi casi di Covid-19 in tutto il Giappone ha superato per la prima volta i 9.000, con Tokyo che ha toccato il suo massimo, con 3.177. Per gli esperti, il 75% dei nuovi casi può essere attribuito alla variante Delta.

Per quanto riguarda il rapporto di nuovi casi nell'ultima settimana ogni diecimila residenti, quello di Tokyo è stato di 88,63, con un aumento di 1,49 volte rispetto alla settimana precedente.
La situazione è preoccupante anche per le prefetture limitrofe di Tokyo: a Hokkaido l'aumento è stato di 1,35 volte; a Saitama di 1,58 volte; a Chiba di 1,48 volte; a Kanagawa di 1,37 volte.
A livello nazionale, il tasso di aumento è stato di 1,54 volte.
Indicativo del modo con il quale i giapponesi stanno affrontando l'emergenza sanitaria è il fatto che mentre ai bar e ai ristoranti di Tokyo è stato chiesto di non servire alcolici durante lo stato di emergenza, ce ne sono molti - soprattutto nel vivace quartiere di Ueno - che hanno sfacciatamente esposto cartelli che annunciano che l'alcol era disponibile per i clienti.
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