Thales Alenia Space annuncia i risultati dello studio di fattibilità ASCEND

- di: Barbara Leone
 
Thales Alenia Space, una joint venture Thales (67%) e Leonardo  (33%), annuncia i promettenti risultati dello studio di fattibilità ASCEND (Advanced Space  Cloud for European Net zero emission and Data sovereignty). Questa iniziativa, lanciata nel  2023 e finanziata dalla Commissione europea nell'ambito del programma Horizon Europe,  aveva l’obiettivo di studiare la fattibilità dell'installazione di data center in orbita per contribuire  alla realizzazione degli obiettivi di neutralità carbonica del Green Deal entro il 2050 e  trasformare l'ecosistema spaziale e digitale europeo. Nell’ambito dello studio, Thales Alenia Space ha riunito un consorzio europeo di imprese con  aree di competenza complementari che vanno dall’ambiente (Carbone 4, VITO), al cloud  (Orange Business, CloudFerro, Hewlett Packard Enterprise), ai lanciatori (ArianeGroup) e ai  sistemi orbitali (il centro di ricerca spaziale tedesco DLR, Airbus Defence and Space e Thales  Alenia Space).

Thales Alenia Space annuncia i risultati dello studio di fattibilità ASCEND

Lo studio di fattibilità ASCEND ha confrontato gli impatti ambientali dei data center orbitali a quelli dei loro omologhi terrestri. Ha inoltre convalidato la fattibilità tecnologica del loro  sviluppo, implementazione e operabilità in orbita. Nell’ottica di una notevole riduzione della  produzione di CO2 legata allo stoccaggio e all’elaborazione dei dati digitali, si stima, in base ai  risultati dello studio, che queste infrastrutture spaziali necessiterebbero lo sviluppo di un  lanciatore dieci volte meno emissivo. Inoltre, il consumo d'acqua necessario al raffreddamento  sarebbe eliminato dal processo, un vantaggio importante in un contesto di periodi di siccità  sempre più frequenti. Lo scopo dello studio ASCEND era quello di confrontare l'impatto ambientale dei centri dati  basati nello spazio e sulla Terra. Lo scopo era anche quello di convalidare la fattibilità  tecnologica dello sviluppo, del dispiegamento e del funzionamento di tali centri in orbita. Per  ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 generate dall'elaborazione e dall'archiviazione  del digitale, i risultati dello studio stimano che tali infrastrutture spaziali richiederebbero lo  sviluppo di un lanciatore dieci volte meno emissivo durante il suo intero ciclo di vita. Inoltre, i centri dati spaziali non avrebbero bisogno di acqua per essere raffreddati, un vantaggio  fondamentale in tempi di crescente siccità.

Un minore impatto energetico e ambientale dei data center permetterebbe di considerare  ingenti investimenti nell'ambito del Green Deal europeo e potrebbe giustificare lo sviluppo di  un lanciatore ad alta capacità, riutilizzabile e progettato in modo sostenibile. Grazie al  contributo di ArianeGroup e alle analisi risultanti dallo studio di fattibilità PROTEIN dell' ESA,  ASCEND ha convalidato la fattibilità dello sviluppo di un lanciatore di questo tipo, in grado di  assicurare i molteplici lanci necessari all'implementazione del progetto con un'impronta di  carbonio ridotta al minimo. Le infrastrutture spaziali modulari sarebbero assemblate in orbita  grazie alle tecnologiche robotiche oggetto del programma EROSS IOD della Commissione  europea, condotto da Thales Alenia Space, la cui prima dimostrazione è prevista entro il 2026.  L'Europa potrebbe così ritrovare la sua posizione di leader in materia di trasporto, logistica  spaziale e assemblaggio di grandi infrastrutture in orbita.  Il progetto ASCEND potrebbe contribuire alla sovranità digitale dell'Europa, riducendo  l'impronta ambientale del settore digitale e assicurando al tempo stesso la sicurezza dei dati  per i cittadini e le imprese europee. Si stima che nel 2030 i data center dovranno avere una  capacità di 23 GW per rispondere alle necessità del mercato. ASCEND si prefigge  l'implementazione di 1 GW prima del 2050. Inoltre, i risultati dello studio mostrano che il  progetto è economicamente vantaggioso, con un potenziale ritorno sull'investimento di diverse  centinaia di miliardi di euro entro il 2050.

“I risultati dello studio ASCEND confermano che l'implementazione di data center nello spazio  potrebbe trasformare il paesaggio digitale europeo offrendo una soluzione più ecologica e  autonoma per lo stoccaggio e l'elaborazione dei dati. Siamo fieri di contribuire a un'iniziativa  che sostiene gli obiettivi europei di neutralità carbonica e rafforza la sovranità tecnologica  dell'Europa”, ha dichiarato Christophe Valorge, Direttore tecnico di Thales Alenia Space.

Thales Alenia Space e i suoi partner prevedono di proseguire le attività sullo studio di fattibilità  ASCEND in modo da consolidarne e ottimizzarne i risultati. In parallelo, un cambiamento di  paradigma nel settore spaziale è necessario per raggiungere gli obiettivi di questo progetto  basato su tecnologie decisamente accessibili per l'Europa.

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