Sisma 2016, Intesa Sanpaolo: "Da Amatrice un esempio per l’Italia"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

L’avvio del restauro della Chiesa di San Francesco ad Amatrice segna un nuovo capitolo nella ricostruzione post-sisma del 2016 e rilancia il ruolo dell’Art Bonus come strumento per il recupero del patrimonio culturale italiano. A sottolinearlo è Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo (nella foto), che in occasione della presentazione del progetto ha dichiarato: “L’avvio del restauro della Chiesa di San Francesco ad Amatrice ci mette di fronte alla possibilità di ragionare intorno all’importanza dell’Art Bonus, uno strumento innovativo che consente al sistema pubblico ed al sistema delle imprese private italiane o dei singoli cittadini di contribuire insieme alla ricostruzione, alla tutela, alla promozione del patrimonio culturale ed artistico del Paese.”

Sisma 2016, Intesa Sanpaolo: "Da Amatrice un esempio per l’Italia"

L’iniziativa è il frutto di un Protocollo d’Intesa siglato tra il Ministero della Cultura, la Struttura Commissariale per il sisma del 2016, il Comune di Amatrice e Intesa Sanpaolo, che prevede un’importante erogazione liberale da parte dell’istituto di credito. L’ammontare complessivo del progetto di restauro della Basilica è pari a 13.296.236 euro, di cui 6.648.118 euro finanziati da Intesa Sanpaolo.

“Un simbolo che parla a tutta l’Italia”

Per Coppola, il restauro della Chiesa di San Francesco assume un valore che va oltre la semplice ricostruzione: “Intesa Sanpaolo insieme alle istituzioni nazionali e locali ricostruisce un simbolo di Amatrice, ma è un simbolo culturale ed artistico che da Amatrice parla a tutta l’Italia. Un esempio al quale guardare ed un esempio da replicare.”

Anche Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha ribadito l’importanza dell’impegno dell’istituto nel sostegno alle comunità colpite dal sisma: “Il protocollo siglato con il Ministero della Cultura e la Struttura Commissariale del sisma 2016 è per l’istituto di credito molto più che una sponsorizzazione. È uno dei molti interventi che abbiamo fatto da dopo il sisma 2016 per supportare un territorio al quale siamo legati, come lo siamo a tutta l’Italia.”

Barrese ha poi ricordato che la banca, fin dai primi momenti successivi al terremoto, ha messo in campo misure di sostegno straordinarie: “Dal primo momento siamo stati vicini alle persone. Voglio ricordare interventi importanti per complessivi 300 milioni di euro e sottolineo la cancellazione dei mutui per le famiglie. Supporto ai ragazzi che hanno perso i genitori. Oggi c’è un ulteriore intervento significativo teso a valorizzare il legame con il Paese. La Chiesa di San Francesco è un simbolo. Ci siamo trovati insieme con il Governo nel voler dare un segnale di apertura per Amatrice verso il mondo.”

Art Bonus e Sisma Bonus, leve per la ricostruzione

L’Art Bonus, introdotto come misura per incentivare le donazioni a favore della cultura, si conferma un modello di successo per la ricostruzione. “L’Art Bonus muove le risorse del Paese. Sappiamo che abbiamo il risparmio più importante al mondo e ricordo anche il lavoro che con il Commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli, stiamo portando avanti, utilizzando lo strumento del sisma bonus. Ed anche lì sono 600 milioni di interventi che sono finalizzati alla ricostruzione,” ha spiegato Barrese.

I dettagli del progetto di recupero

Il restauro della Chiesa di San Francesco sarà caratterizzato da un intervento conservativo, che prevede il recupero degli elementi lapidei e architettonici, ove possibile, e l’implementazione di misure di consolidamento per garantire la sicurezza delle murature superstiti e l’integrazione con la nuova struttura.

L’elargizione liberale da parte di Intesa Sanpaolo sarà suddivisa in tre tranche, distribuite tra il 2024 e il 2026. La prima erogazione, pari a 2,2 milioni di euro, è già stata effettuata dopo che il Comune di Amatrice ha comunicato l’avvio dei lavori di cantierizzazione della Basilica.

La conclusione del restauro è prevista per giugno 2027, con l’obiettivo di restituire alla comunità un luogo di culto e di storia, segnando un passo fondamentale nel percorso di rinascita di Amatrice.

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