L'agricoltura si trova oggi davanti a sfide epocali: combattere le fitopatie, ottimizzare l'uso dell'acqua e proteggere le coltivazioni dalla crisi climatica. In risposta a queste necessità, la robotica, le applicazioni dell'Industria 4.0, l'intelligenza artificiale e tecniche innovative come il tree climbing stanno delineando un futuro sostenibile per il settore. Sono tematiche cruciali, esplorate durante Eima 2023, la Fiera Internazionale della Meccanizzazione Agricola, dove Cia-Agricoltori Italiani ha animato numerosi Agripanel, in collaborazione con Agia, la sua associazione dei giovani imprenditori, e con il Crea, per confrontarsi con esperti e imprenditori.
Robotica e tree climbing: le nuove frontiere dell'agricoltura all'Eima
Nel corso dell’evento si è evidenziato innanzitutto come la meccanizzazione agricola moderna debba adattarsi alle esigenze delle aziende e delle colture, dimostrandosi multifunzionale e personalizzata, oltre che scalabile e sicura. A differenza di altri settori, l’agricoltura è notoriamente complessa da automatizzare in modo standardizzato; tuttavia, trattori autonomi, robot per i trattamenti antiparassitari e droni per la mappatura dei terreni si stanno affermando come soluzioni innovative per ridurre l'uso dei pesticidi e migliorare la qualità delle operazioni in campo. L’uso di queste macchine non solo aumenta la sicurezza per i lavoratori, limitando il contatto diretto con le sostanze chimiche, ma riduce i costi grazie a una gestione più precisa e versatile dei dati raccolti. Un esempio virtuoso di questo approccio è il settore vitivinicolo, dove l’adozione di tecnologie avanzate sta agevolando la transizione verso una produzione sostenibile. Anche in altre filiere, come l’ortofrutta e il vivaismo, la crisi climatica sta spingendo verso una rapida adozione di strumenti tecnologici per affrontare eventi estremi e migliorare la competitività. In Calabria, ad esempio, gli agricoltori si affidano sempre più a tecnologie di precisione per ottimizzare la gestione delle risorse idriche e difendere le colture dai cambiamenti climatici, puntando a ridurre l’uso di prodotti chimici in favore di tecniche più ecocompatibili.
C’è poi il tema della gestione dell’acqua, che rappresenta una delle sfide più importanti per l’agricoltura italiana, in particolare nelle regioni del Sud colpite dalla siccità. Il passaggio dagli impianti di irrigazione a pioggia a quelli a goccia ha permesso a numerose aziende di sopravvivere alle estati più calde. Le centraline open source per l’irrigazione di precisione, già impiegate in varie aree del Paese e persino nei Caraibi, stanno dimostrando come la tecnologia possa essere un alleato strategico per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso dell’acqua. I primi risultati sono notevoli: risparmi tra i 34.000 e i 44.000 kW di energia in soli 77 giorni, senza compromettere la qualità delle colture. Il tema della sostenibilità non riguarda solo i campi coltivati ma anche il verde urbano, una risorsa cruciale per migliorare la qualità della vita nelle città. In Italia, il verde urbano rappresenta solo il 37% della superficie totale delle principali città, un dato inferiore alla media europea del 47%. Eppure, gli alberi e le aree verdi offrono servizi ecosistemici insostituibili, come l’assorbimento di CO2 e la riduzione dell’inquinamento acustico.
Durante gli Agripanel di Eima, gli esperti hanno evidenziato l'importanza di gestire il verde urbano con tecniche sostenibili. Il tree climbing, una pratica che permette di effettuare la potatura degli alberi senza l’uso di piattaforme elevabili, rappresenta una tecnica a basso impatto ambientale che può essere affiancata dai metodi più tradizionali per raggiungere un corretto equilibrio tra sostenibilità e sicurezza. Si è discusso anche dell'importanza di monitorare i cantieri di lavoro nel verde urbano, per caratterizzare e modellizzare i fattori in gioco, garantendo che le operazioni siano condotte in un'ottica di rispetto per l’ambiente e con un impatto positivo sulla comunità. Infine, l’Intelligenza artificiale, uno dei simboli del progresso tecnologico del ventunesimo secolo, con applicazioni che vanno dalla gestione delle colture alla tutela delle condizioni di lavoro. In agricoltura, l'AI può integrare e migliorare i processi decisionali, grazie alla raccolta e all’analisi di dati in tempo reale. Ad esempio, sistemi avanzati di monitoraggio remoto e prossimale consentono agli agricoltori di intervenire con precisione in ogni fase della coltivazione, dal controllo delle fitopatie all'ottimizzazione delle risorse. Un ulteriore vantaggio dell’AI risiede nella capacità di supportare l'agricoltura di precisione, riducendo la necessità di trattamenti chimici grazie a diagnosi tempestive e interventi mirati. Con l’aumento delle criticità fitosanitarie e la riduzione dei principi attivi disponibili, l’intelligenza artificiale si configura come uno strumento indispensabile per una difesa sostenibile delle colture, con un impatto positivo anche in termini di salvaguardia dell’ambiente. Se la tecnologia rappresenta il futuro dell’agricoltura, è altrettanto fondamentale un cambiamento culturale nel settore, che permetta di integrare questi strumenti innovativi nei processi produttivi. Affinché ciò avvenga, sono necessari incentivi adeguati che sostengano le aziende agricole nella transizione, evitando impatti negativi sui redditi e facilitando l’adozione di nuove tecnologie. In tal senso, gli esperti intervenuti a Eima concordano sull'importanza di una sinergia tra settore pubblico e privato per promuovere una vera innovazione sostenibile e inclusiva.