L’aria di ripresa fa bene alle entrate dello Stato: +8,2%

- di: Giuseppe Castellini
 
L’aria di ripresa fa lievitare entrate dello Stato. Nel periodo gennaio-aprile 2021, informa il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 133,816 miliardi di euro, segnando un incremento di 10,086 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 8,2%).

“Il confronto tra il primo quadrimestre 2021 e quello del corrispondente periodo dell’anno precedente – avverte il Mef) presenta un evidente carattere di disomogeneità dovuto al fatto che il lockdown, con le conseguenti misure economiche dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria, è stato adottato a partire dall’11 marzo 2020. Inoltre, si ribadisce che i provvedimenti di sospensione e proroga dei versamenti di tributi erariali, emanati nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, hanno influenzato anche il gettito relativo ai primi quattro mesi del 2021 modificando il consueto profilo temporale dei versamenti delle imposte. Il mese di aprile ha evidenziato una variazione positiva delle entrate tributarie pari a 9,283 miliardi di euro (+37,4%). Le imposte dirette hanno registrato un incremento del gettito pari a 2,623 miliardi di euro (+18,5%) mentre le imposte indirette hanno segnato un maggiore incremento pari a 6,660 miliardi (+62,6%)”.

Sul fronte delle imposte dirette, nel primo quadrimestre 2021 ammontano a 74,912 miliardi di euro, con un incremento di 3,225 miliardi (+4,5%).
Il gettito dell’Irpef si è attestato a 65,577 miliardi con una crescita di 2,552 miliardi (+4,0%), riconducibile all’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+745 milioni di euro, +2,5%) e delle ritenute lavoratori autonomi (+345 milioni di euro, +9,3%). Hanno registrato un andamento positivo anche le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+1,095miliardi di euro, +3,8%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che, a decorrere dal mese di marzo 2021, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020.

Quanto alle imposte indirette, ammontano a 58,904 miliardi di euro, con un incremento di 6,861 miliardi (+13,2%). Al risultato ha contribuito prevalentemente l’Iva (+6,380 miliardi di euro, +20,7%) e in particolare l’Iva sugli scambi interni (+5,768 miliardi di euro, +21,3%). Anche la componente relativa alle importazioni ha evidenziato un incremento di gettito di 612 milioni di euro, pari a +16,5%. Tra le altre imposte indirette, ha registrato un andamento negativo l’imposta sulle assicurazioni (-72 milioni di euro, -17,1%), mentre l’imposta di bollo (+13 milioni di euro, +0,5%), e l’imposta di registro hanno evidenziato una crescita di gettito (+375 milioni di euro, +30,8%). Le entrate relative ai ‘giochi’ ammontano a 3,547 miliardi di euro (+193 milioni). Le entrate dalle attività di accertamento e controllo si sono attestate a 2,339 miliardi di euro (-728 milioni di euro, –23,7%).
Tags: economia
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli