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Da oggi scatta il riallineamento delle accise: calano benzina e gasolio

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Da oggi scatta il riallineamento delle accise: calano benzina e gasolio
È entrato in vigore questa mattina il decreto che dà attuazione al riallineamento delle accise sui carburanti previsto dalla riforma fiscale. Il provvedimento, adottato congiuntamente dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dell’Economia e delle Finanze, è stato pubblicato nella serata di ieri in Gazzetta Ufficiale e recepisce quanto stabilito dal decreto legislativo sulla revisione del sistema delle accise, inserito nel più ampio quadro di riforma fiscale del governo Meloni.

Da oggi scatta il riallineamento delle accise: calano benzina e gasolio

La novità riguarda direttamente i prezzi alla pompa, con una riduzione di 15 euro per mille litri, pari a 1,5 centesimi per litro, sia per la benzina che per il gasolio. In particolare, l’accisa sulla benzina scende da 728,40 euro a 713,40 euro per mille litri, mentre quella sul gasolio, destinato all’uso come carburante, cala da 617,40 euro a 632,40 euro per mille litri. Questo riallineamento rappresenta un passo verso l’armonizzazione delle imposte sui carburanti, finalizzata ad assicurare un’imposizione più coerente con gli obiettivi ambientali e fiscali della normativa europea.

Un segnale ai consumatori nel pieno del dibattito sul caro carburanti

L’intervento arriva in un momento cruciale, nel pieno del dibattito sul caro carburanti che ha accompagnato gli ultimi due anni, a partire dalla crisi energetica post-pandemica e dalla guerra in Ucraina. La riduzione, sebbene di lieve entità, è stata letta da diversi osservatori come un segnale simbolico di attenzione da parte dell’esecutivo nei confronti dei consumatori e degli autotrasportatori, particolarmente colpiti dall’inflazione dei prezzi energetici. Secondo i dati di Staffetta Quotidiana, la testata specializzata che ha anticipato il provvedimento, la misura potrebbe portare a una limatura dei prezzi al distributore già nei prossimi giorni, pur con variazioni legate alla dinamica internazionale del petrolio e alla politica commerciale delle compagnie.

Gli obiettivi della riforma: sostenibilità e semplificazione

Il decreto si inserisce in un processo più ampio di revisione delle accise che mira, da un lato, a semplificare il sistema di tassazione sui prodotti energetici, e dall’altro a favorire la transizione ecologica. In prospettiva, la riforma prevede una rimodulazione che tenga conto non solo del contenuto energetico dei carburanti, ma anche del loro impatto ambientale, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni climalteranti. In questo senso, il riallineamento di oggi rappresenta un primo passaggio tecnico che potrebbe preludere a interventi più strutturali nel medio periodo.

Le reazioni: soddisfazione moderata dalle associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori hanno accolto con prudenza la misura. Secondo Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori, “ogni riduzione è benvenuta, ma non si può parlare di una vera risposta al tema del caro carburante. La riduzione di 1,5 centesimi rischia di essere assorbita da variazioni di mercato anche giornaliere”. Più positiva la valutazione da parte di Assopetroli-Assoenergia, che vede nell’entrata in vigore del decreto un passo verso un mercato più stabile e meno esposto a oscillazioni imprevedibili legate al fisco.

Prossimi passi: possibile monitoraggio dell’impatto sul prezzo alla pompa

Resta da capire l’effettivo impatto della misura sulle tasche degli italiani. Se l’andamento del prezzo del petrolio continuerà a mantenersi stabile, i consumatori potrebbero vedere una leggera flessione dei prezzi nelle prossime settimane. Intanto, le autorità fiscali e ambientali vigileranno sull’applicazione del decreto, mentre il governo potrebbe valutare ulteriori correttivi in base all’evoluzione del mercato e all’attuazione della riforma fiscale complessiva.

La riduzione delle accise su benzina e gasolio, pur nella sua modestia numerica, rappresenta dunque una tappa significativa nel percorso di riallineamento fiscale e di riforma del settore energetico. Un gesto tecnico che porta con sé un messaggio politico, in attesa di cambiamenti più incisivi per sostenere famiglie e imprese.
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