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Putin in uniforme guida le maxi esercitazioni con la Bielorussia

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Putin in uniforme guida le maxi esercitazioni con la Bielorussia

Vladimir Putin si è presentato in uniforme per supervisionare le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia. Centomila uomini schierati, scenari di guerra simulati e un messaggio che va oltre i confini regionali: Mosca intende mostrare di essere pronta a rispondere a “ogni aggressione”.

Putin in uniforme guida le maxi esercitazioni con la Bielorussia

Il presidente russo non ha lasciato spazio all’improvvisazione. La sua presenza diretta al comando delle operazioni vuole rafforzare l’immagine di leader militare capace di guidare il Paese in prima linea. Accanto a lui i vertici di Minsk, che confermano la lealtà all’alleato più potente. Le manovre sono concepite come prova generale della resilienza russa: aviazione, missili, difesa aerea e unità terrestri mobilitati in un gigantesco teatro di guerra simulato.

Un messaggio all’Occidente
“Mettere alla prova tutti gli elementi della protezione da ogni aggressione”: la frase di Putin sintetizza lo spirito delle esercitazioni. Il destinatario implicito è l’Occidente, accusato dal Cremlino di minacciare la sicurezza russa attraverso l’espansione Nato e il sostegno a Kiev. Le manovre con la Bielorussia diventano così uno strumento di deterrenza, ma anche di propaganda interna: dimostrare che Mosca non è isolata, che dispone di alleati e che la sua macchina militare continua a funzionare nonostante le sanzioni.

L’Europa tra energia e timori
Mentre Putin sfila in uniforme, a Bruxelles si moltiplicano i segnali di inquietudine. Ursula von der Leyen ha parlato con Trump e ha rilanciato la necessità di accelerare lo stop all’energia russa. La guerra economica resta il fronte parallelo al conflitto militare: Mosca mostra i muscoli, l’Unione Europea prova a ridurre le dipendenze energetiche. Il messaggio è chiaro: la forza russa non è solo nelle armi, ma anche nella capacità di condizionare i mercati.

Il ruolo di Minsk
La Bielorussia si conferma retrovia strategica e partner fedele. Lukashenko offre il proprio territorio come base logistica e come cuscinetto politico, rafforzando la narrativa di un fronte comune contro l’Occidente. La scelta di condurre esercitazioni congiunte serve a mostrare che lo spazio post-sovietico non è completamente sfuggito al controllo di Mosca e che l’asse con Minsk resiste alle pressioni internazionali.

La proiezione simbolica
La decisione di indossare l’uniforme ha un valore che va oltre la comunicazione interna. Putin si presenta come comandante in capo in senso letterale, legando la sua figura al destino delle forze armate. È un gesto che richiama l’immagine dei leader sovietici durante la Guerra fredda, e che parla a più pubblici: rassicurare i militari, galvanizzare l’opinione pubblica russa e intimidire l’avversario esterno.

Prove di futuro
Le esercitazioni Russia-Bielorussia non sono solo routine militare. Rappresentano un banco di prova per l’apparato bellico di Mosca, un modo per testare la capacità di resistere a un conflitto prolungato. Con l’Ucraina ancora sullo sfondo e l’Occidente compatto nel sostegno a Kiev, il Cremlino usa la potenza di fuoco come linguaggio politico. Il messaggio è semplice: la Russia non arretra, anzi rafforza il proprio profilo militare. Per Putin, la divisa non è solo un simbolo. È la prova che la guerra, reale o simulata, resta al centro della sua presidenza.

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