Poste Italiane, da 160 anni accompagna la crescita dell'Italia

- di: Redazione
 
Ha 160 anni, eppure Poste Italiane è una azienda dal cuore giovane, che sta al passo con i tempi, pur non dimenticando mai quello che ha rappresentato per il Paese anche nei momenti più difficili, quando l'Ufficio postale era, con la caserma dei carabinieri e la chiesa, il cuore pulsante di piccolissimi centri, che altrimenti sarebbero stati dimenticati.
Poste Italiane, celebrando i suoi 160 anni, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il cui ingresso nella immensa sala della 'nuvola', a Roma, è stato salutato da un lungo applauso, non ha voluto solo ''rivendicare'' il suo ruolo nell'Italia di oggi, ieri e ieri l'altro, ma anche ribadire che l'impegno resta immutato, anche davanti alle sfide della tecnologia e della concorrenza.

Poste Italiane celebra i suoi 160 anni

Lo stesso Mattarella ha ricordato l’importanza del progetto Polis per i Piccoli Comuni e l’attività svolta dall’azienda durante l’emergenza della pandemia. ''Il progetto Polis contenuto nel Pnrr, lo sportello unico di Poste per i servizi pubblici per tutti i comuni, particolarmente a garanzia dei piccoli centri, dimostra la vicinanza alle persone e ai territori che l’azienda ha confermato in questi anni" – ha detto Mattarella –. "L’impegno perché nessuno rimanga indietro è un grande contributo al nostro Paese, a territori importanti la cui condizione è una condizione perché il Paese possa svilupparsi ulteriormente''.
Mattarella, guardando al passato ed al presente di Poste Italiane, ha voluto ringraziare ''per questa storia'' che è proiettata nel futuro. Come ha detto lo stesso amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante (nella foto) che ha rivendicato, in un certo senso, l'umanità dell'azienda.

''Poste" - ha detto - "non è soltanto mercato, prodotti, conto economico. L’impegno per le aree interne è stato ampiamente illustrato stamani e teniamo molto al progetto Polis per la volontà di portare negli uffici dei Comuni minori e i servizi della pubblica amministrazione''. Del Fante ha anche ricordato cosa abbia significato per l'Italia la pandemia, che ha definito ''un momento veramente importante, dove ci siamo misurati con una sfida che in certi momenti noi stessi non eravamo sicuri di poter fronteggiare. Per 100 mila persone di Poste Italiane lo smart working non è stata un’opzione: un grande ringraziamento allo spirito di servizio e alla grande dedizione di tutti i dipendenti di Poste''.

Anche il condirettore generale di Poste Italiane
, Giuseppe Lasco, si è unito al ringraziamento al personale, dicendo: ''Siamo orgogliosi di questi colleghi, per quello che hanno fatto durante la pandemia, dando lustro alla nostra azienda e servendo il Paese. Vorremmo premiare tutti i colleghi sul territorio che hanno dimostrato con orgoglio di rispondere presente all’appello dell’azienda, rimanendo al loro posto in tutti i luoghi nelle zone più critiche, garantendo il servizio in maniera continuativa e permanente, garantendo anche l’erogazione delle pensioni ai più anziani grazie a un accordo con l’Arma dei Carabinieri”.

L'ad Del Fante ha anche rinnovato l'impegno per l'azienda di ricoprire ''una funzione sociale per il sistema Paese. Siamo un’azienda piattaforma, che assorbe le esigenze dei nostri clienti attraverso i propri mezzi innovativi, ma anche con la conferma della nostra presenza territoriale. Ogni italiano può raggiungere un punto fisico di Poste in meno di 5 minuti: una presenza che ci permette di avere 20 milioni di contatti con gli italiani ogni giorno''.

Significativi i contenuti dell'intervento del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale ''gli uffici postali rappresentano i segni concreti della presenza pubblica nella vita quotidiana'' dove i cittadini trovano ''supporto e chiarimenti per sbrigare una serie di attività e tutelare i risparmi: una presenza apprezzata e imprescindibile soprattutto per i cittadini in età più avanzata''. Giorgetti ha quindi ribadito che ''il Ministero dello Sviluppo Economico deve lavorare con Poste Italiane per garantire la completa attuazione del Progetto Polis per dare uno sportello dedicato a una serie di servizi erogati dalla pubblica amministrazione''.

Nel suo intervento la presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, ha ricordato che esse furono fondate appena un anno dopo l'Unità d'Italia. Un viaggio che prosegue, continuando a ''tenere fede alla sua missione principale, accompagnare il Paese nello sviluppo rispecchiandone i valori''.

Come l'attenzione rivolta alle donne, subito inserite nel lavoro, sin dalla fondazione. ''Sin da subito" - ha detto la presidente Farina - "siamo stati innovatori, l’Azienda è stata coinvolta in attività articolate, sempre vicine ai cittadini, anche nei momenti difficili. Grazie al lavoro dei dipendenti, sono stati distribuiti i vaccini Covid e assicurati i servizi essenziali nei lunghi periodi di chiusure. Anche in questi mesi drammatici di guerra, non sono mancate iniziative di gruppi di colleghi che sono andati in Polonia per facilitare l’accoglienza di donne e bambini''.
All'evento è intervenuto anche Alberto Angela, che ha ripercorso la storia antica della comunicazione postale, ricordando anche la bellezza degli edifici di Poste Italiane, “come quello di Piazza San Silvestro a Roma, quello di Palermo e di La Spezia”.





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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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