Pnrr, Bonomi: "Nel testo manca la partnership pubblico-privato"

- di: Daniele Minuti
 
Il premier Mario Draghi ha presentato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Parlamento e dopo la discussione, cominciano ad arrivare i primi commenti come quello del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi che ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera.

Le parole di Bonomi sono state molto chiare: "In Italia ci impegniamo a valutare le singole misure, ciò che mi aspetto dal Piano è che sia uno strumento di riforma trasformativa per l'Italia: la sfida è trasformarla in un Paese moderno, efficiente, aperto e inclusivo. Per questo mi chiedo quali saranno le riforme fatte per scaricare a terra quei 200 miliardi di euro. Le parti su Pubblica Amministrazione e giustizia civile sono abbastanza declinate, le altre meno, con le riforme già ben definite che sono solamente 5 su 47. Noi però ci giochiamo tutto e occorre partire da delle semplificazioni già con il decreto di partnership e nel testo manca soprattutto la partnership pubblico-privato: penso sia nell'interesse del premier aprire a questo dialogo col settore privato perché lo svincola da chi cerca solo lo status quo, è importante capire come verranno coinvolti i privati nella realizzazione per esempio del cloud o della transizione energetica oppure come si scriveranno i bandi per le imprese".

"Il punto del piano"
- prosegue il Presidente di Confindustria - "è mettere risorse pubbliche, perché fungano da spinta a investimenti privati. Dunque dobbiamo capire come il governo intende eseguire le riforme perché se poi le imprese non capiscono e non condividono, gli investimenti privati non arrivano e l'Italia perde attrattività, col Pil cresce meno e gli occupati che calano, rendendo il debito è meno sostenibile. In più va discusso il ruolo del lavoro, si cerca di difenderlo dov'era e com'era ma non è più: l'Italia non ha mai fatto vere politiche attive del lavoro, escluso il reddito di cittadinanza e l'unico modo con cui si pensa di risolvere è assumere nella PA. Se l'obiettivo è aiutare cittadini e imprese davanti alla burocrazia, siamo fuori strada".
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