Una distesa di bandiere blu ha invaso piazza del Popolo, trasformando il cuore della Capitale in un simbolo vivente dell’europeismo. Circa 50.000 persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato alla manifestazione “Piazza per l’Europa”, un evento che ha unito artisti, politici e cittadini comuni sotto il segno dell’unità e dei diritti. L’iniziativa, promossa dal giornalista Michele Serra, ha visto la partecipazione di personalità come Jovanotti, Antonio Scurati e Roberto Vecchioni, oltre a videomessaggi di figure emblematiche come Liliana Segre e Renzo Piano.
(Foto: un piccola parte della marea di bandiere blu a Roma a Piazza del Popolo)
Un palco per l’Europa: arte, cultura e politica si incontrano
Il palco di piazza del Popolo è stato un susseguirsi di interventi che hanno toccato temi cruciali: dalla difesa dei diritti umani alla necessità di un’Unione Europea più forte e coesa. Antonio Scurati, scrittore e autore di successo, ha ricordato le origini dell’Europa moderna, nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale. “Noi non siamo gente che invade Paesi confinanti, che bombarda città o deporta bambini – ha dichiarato Scurati –. Lo abbiamo fatto 80 anni fa, ma abbiamo smesso. L’Europa è nata per non ripetere quegli errori”.
Particolarmente toccante è stato il videomessaggio di Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah e senatrice a vita. “Difendere l’Europa significa fronteggiare le minacce alla pace – ha affermato –. L’arrendevolezza non ha mai impedito le guerre, ma le ha incoraggiate. L’Europa unita è la nostra risorsa, è giunto il momento di farne la nostra patria”.
Le divisioni politiche: assenze e polemiche
Nonostante l’entusiasmo della piazza, la manifestazione ha fatto emergere le profonde divisioni politiche italiane sull’Europa. Mentre il Partito Democratico ha sostenuto l’evento, i Cinque Stelle sono rimasti assenti, segnando una distanza netta rispetto alla visione europeista. Anche il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ha scelto di non partecipare, preferendo lanciare un attacco verbale contro il presidente francese Emmanuel Macron, definendolo “matto” in un’intervista rilasciata l’altro ieri.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sempre della Lega, ha invece criticato l’Ue e la Germania per le politiche di riarmo, sostenendo che “non è la nostra Europa”. Anche il generale Roberto Vannacci, figura controversa del panorama politico italiano, ha disertato la manifestazione, preferendo un evento alternativo organizzato dal movimento di Rizzo.
Bruxelles in piazza: “Un’Unione più forte”
La manifestazione ha ricevuto il sostegno simbolico di Bruxelles, con un messaggio che ha sottolineato la necessità di un’Europa più unita e determinata. “L’Unione Europea deve essere un baluardo contro le minacce alla pace e alla democrazia – si legge nel comunicato –. Roma e Bruxelles sono unite nel costruire un futuro migliore”.
Il messaggio di Mattarella: “Un futuro di pace è un dovere”
Mentre a Roma si celebrava l’Europa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto a Gorizia il premio Santi Patroni insieme al suo omologo sloveno Borut Pahor. Nel suo discorso, Mattarella ha ribadito l’importanza di lavorare per un futuro di pace. “Realizzare un futuro di pace non è solo un obiettivo, ma un dovere – ha dichiarato –. L’Europa deve essere protagonista di questo percorso”.
La chiusura in musica: Vecchioni canta l’Europa
A chiudere la giornata è stato Roberto Vecchioni, che ha cantato la sua celebre “Sogna ragazzo sogna”. “L’Europa è la mia casa, la casa di tutti – ha detto il cantautore –. Ha commesso errori, ma deve cambiare. E lo farà con i giovani”.