Imminente la parità tra dollaro e euro

- di: Redazione
 
La possibilità che tra dollaro ed euro si raggiunga la parità sta diventando sempre più concreta. Ieri la moneta unica europea ha subito nuovi ribassi, scambiata a 1.025 con il dollaro, un livello mai visto negli ultimi 20 anni. Alla base di questo processo ci sono la debolezza degli ultimi dati economici e il rischio che i futuri tagli alla fornitura di gas russo, causando ulteriori problemi, possano spingere la Banca centrale europea a rallentare l'aumento dei tassi di interesse per paura che provochi una recessione.

Sempre più vicina la parità tra dollaro e euro

Se questa ipotesi trovasse conferma, ci concretizzerebbe un deprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro, anche perché la Federal Reserve sta portando avanti una politica monetaria molto più aggressiva per contenere l'inflazione.
L'euro ha perso il 9% finora quest'anno e il 13% negli ultimi dodici mesi. Una parabola che in molti ritengono non sia finita. Anzi, per molti analisti, la parità è ormai inevitabile. Anche perché l'evoluzione dei tassi di interesse negli Stati Uniti rispetto alla zona euro continuerà ad attrarre flussi di capitali. Conseguenza anche del fatto che le politiche della Fed, aumentando il prezzo del denaro a un ritmo più rapido, consentono di ottenere remunerazioni più elevate e rende il dollaro un rifugio in tempi di incertezza.

In tutto questo restano ancora incerte le misure della Bce, se cioè alzare con decisione i tassi per frenare l'inflazione, mettendo in difficoltà i Paesi più in difficoltà, frenandone il processo di ripresa, oppure rallentare, correndo il rischio di non arginare l'aumento dei prezzi. Se le decisioni della Bce dovessero determinare un indebolimento dell'euro, questo andrebbe a vantaggio degli esportatori europei, più competitivi vendendo i loro prodotti a un prezzo inferiore rispetto ad altri rivali senza intaccare i loro margini.

L'aumento dei costi legati all'approvvigionamento energetico sta causando problemi, non solo sui Paesi a economia debole, ma anche in Germania. La ''locomotiva dell'economia europea'' ha annunciato lunedì di avere registrato, a maggio, il suo primo deficit commerciale dalla riunificazione, a causa del fatto che il suo potente apparato di esportazioni non riesce a compensare l'aumento della bolletta energetica.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 72 record
Pagina
11
06/01/2025
Le borse europee inaugurano il 2025 con un rally trainato dai titoli tecnologici, di lusso...
06/01/2025
Giancarlo Giorgetti è stato nominato ministro delle Finanze dell’anno da The Banker, prest...
06/01/2025
La firma di un Memorandum of Understanding tra Rai, F2i e MediaForEurope (MFE) segna l’ini...
06/01/2025
Nel 2025 MSC Crociere prevede significative espansioni con l’apertura di due nuovi termina...
06/01/2025
Vivendi, il gigante francese dei media, si trova in una fase delicata, tra tensioni intern...
06/01/2025
Il caffè, il cacao e il latte, pilastri della colazione tradizionale, sono sempre più cost...
Trovati 72 record
Pagina
11
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli