Parigi 2024: la cerimonia finale sancisce il successo di una formula, anche se restano le critiche
- di: Redazione
Le Olimpiadi 2024 hanno chiuso i battenti ieri sera, con una cerimonia che ha voluto ribadire i pilastri che si sono voluti imporre ad una manifestazione che è stata grandiosa, sostenibile (forse anche troppo), visionaria, segnando anche una netta diversificazione rispetto alle precedenti. E alla fine, come da tradizione, il passaggio di consegne (che ha avuto come spettacolare protagonista Tom Cruise, sceso da cielo e che è andato via a bordo di una moto, diretto idealmente a Los Angeles) tra l'oggi parigino e il 2024, quando i Giochi torneranno in California.
Parigi 2024: la cerimonia finale sancisce il successo di una formula
La fiaccola virtuale delle olimpiadi è stata raccolta, dall'altro lato del mondo, da Red Hot Chili Peppers, Billie Eilish, Snoop Dogg e Dr Dre che, da Venice Beach, hanno annunciato che la metropoli losangelina è già a lavoro per preparare l'evento del 2028.
"Le Olimpiadi di una nuova era'', le ha definite il presidente del Cio, il tedesco Thomas Bach, che lascerà l'incarico nel 2025 e non si ricandiderà. Parigi 2024, ha detto, è stata "sensazionale, o oserei dire, "Seine-sational", con un gioco di parole che ha richiamato il nome in francese della Senna, celebrata ma anche vituperata per le condizioni che hanno reso arduo il lavoro dei triatleti e dei nuotatori in acque aperte.
Bach ha detto che quelli di Parigi sono stati i primi "realizzati completamente secondo le riforme del nostro programma olimpico: più giovani, più urbani, più inclusivi, più sostenibili e i primi Giochi olimpici con piena parità di genere".
Il presidente del Comitato internazionale ha quindi elogiato gli atleti per le loro prestazioni "semplicemente straordinarie", affermando che hanno dimostrato "di quale grandezza siamo capaci noi esseri umani".
"Durante tutto questo periodo" - ha aggiunto - "avete vissuto pacificamente insieme sotto lo stesso tetto nel Villaggio Olimpico. Vi siete abbracciati. Vi siete rispettati a vicenda, anche se i vostri Paesi sono divisi da guerre e conflitti. Avete creato una cultura di pace. Questo ha ispirato tutti noi e miliardi di persone in tutto il mondo. Grazie per averci fatto sognare. Grazie per averci fatto credere in un mondo migliore per tutti".
"Sappiamo" - ha detto ancora - "che i Giochi Olimpici non possono creare la pace, ma possono creare una cultura di pace che ispira il mondo. Ecco perché invito tutti coloro che condividono questo spirito olimpico: viviamo questa cultura di pace ogni singolo giorno''. Un bilancio lusinghiero, che però non cancella le critiche che sono state mosse per alcuni inconvenienti che si sono presentati soprattutto nel villaggio olimpico, tra letti di cartone molto duri, pasti alla mensa insufficienti e talvolta con scarsa igiene, aria condizionata insufficiente a fronteggiare il caldo.
Ma, alla fine, lo spirito di Olimpia ha vinto. Anche questa volta.