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Tumore al seno, le ostetriche: “Ottobre rosa, la prevenzione salva vite”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Tumore al seno, le ostetriche: “Ottobre rosa, la prevenzione salva vite”

Ottobre torna a tingersi di rosa per ricordare l’importanza della prevenzione del tumore al seno. L’iniziativa, nata negli Stati Uniti a metà degli anni Ottanta, è oggi diffusa in tutto il mondo e ha contribuito a sensibilizzare milioni di donne.

Tumore al seno, le ostetriche: “Ottobre rosa, la prevenzione salva vite”

“Il carcinoma mammario resta al primo posto per incidenza tra le neoplasie femminili, ma nei Paesi ad alto reddito la mortalità si è ridotta del 40% grazie ai progressi terapeutici e, soprattutto, alla diagnosi precoce”, sottolinea Letizia Caratenuto, consigliera della Federazione nazionale degli Ordini della professione ostetrica (Fnopo).

Il ruolo dell’autopalpazione
Se gli screening mammografici sono il cardine della prevenzione per le donne tra i 50 e i 69 anni – fascia prevista dai programmi nazionali, che in alcune Regioni è già estesa dai 45 ai 74 anni – l’autopalpazione resta uno strumento chiave per le fasce più giovani, dai 20 ai 40 anni.
“Non sostituisce lo screening – spiega Caratenuto – ma è fondamentale: una volta al mese, preferibilmente tra il settimo e il decimo giorno del ciclo, ogni donna può imparare a conoscere il proprio seno e a rilevare eventuali cambiamenti”.

Una pratica semplice ma cruciale
La tecnica prevede l’osservazione del seno davanti allo specchio e la palpazione in posizione sdraiata. L’obiettivo è individuare precocemente alterazioni che meritano un approfondimento specialistico. “Se si nota un’anomalia, è indispensabile rivolgersi subito al medico o al centro senologico”, ricorda l’ostetrica.
La diagnosi precoce aumenta in modo significativo le probabilità di cura e di guarigione: è la ragione per cui il messaggio del “mese rosa” insiste sull’attenzione costante e sulla consapevolezza del proprio corpo.

L’approccio multidisciplinare
La prevenzione e la cura del tumore al seno richiedono il contributo di più figure: radiologi, oncologi, senologi, chirurghi, ostetriche, psicologi. “Promuovere la fiducia, informare ed educare alla prevenzione sono azioni che possono fare la differenza nella vita delle donne – osserva Caratenuto – ma serve il lavoro di squadra lungo tutto il percorso, dalla diagnosi al follow-up”.

Un ottobre di impegno e consapevolezza
Le iniziative dell’Ottobre rosa, dalle campagne informative agli screening gratuiti, mirano a rendere la prevenzione un gesto naturale. L’obiettivo è abbattere barriere culturali e paure, far crescere la cultura della salute e rafforzare il legame tra cittadine e sistema sanitario.
Un messaggio che le ostetriche rivolgono in particolare alle giovani donne, spesso escluse dai programmi di screening, ma che possono già compiere un passo decisivo semplicemente imparando a conoscere il proprio corpo.

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