Oro vicino al massimo storico, quarto guadagno settimanale consecutivo

L’oro si avvicina a un nuovo record. Nelle ultime ore il metallo prezioso è salito fino a quota 3.650 dollari l’oncia, a un passo dal massimo storico registrato nei mesi scorsi, confermando una tendenza rialzista che prosegue ormai da quattro settimane consecutive. Un risultato che rafforza la percezione dell’oro come bene rifugio per eccellenza in un contesto internazionale segnato da incertezze economiche e tensioni geopolitiche.

Oro vicino al massimo storico, quarto guadagno settimanale consecutivo

Alla base della corsa dell’oro c’è soprattutto l’aspettativa di un allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve. Gli ultimi dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti hanno mostrato che l’inflazione annuale è rimasta stabile, in linea con le previsioni, ma a colpire i mercati è stato il calo inatteso dei prezzi alla produzione. Un segnale che rafforza l’ipotesi di un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, aprendo la strada a una possibile riduzione dei tassi di interesse da parte della banca centrale americana nei prossimi mesi.

Il mercato del lavoro sotto pressione
Un altro elemento che ha sostenuto le quotazioni del metallo prezioso è l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi quattro anni, un dato che ha sorpreso gli analisti e che conferma le difficoltà di alcuni settori chiave dell’economia americana. L’aumento della disoccupazione alimenta l’idea che la Fed possa adottare una linea più accomodante per sostenere la crescita, riducendo il costo del denaro. Un contesto che favorisce l’oro, tradizionalmente inversamente correlato ai rendimenti obbligazionari e al dollaro.

Investitori alla ricerca di rifugio
Gli operatori dei mercati internazionali si stanno orientando in maniera crescente verso l’oro come strumento di protezione. In un quadro segnato da turbolenze valutarie, guerre commerciali latenti e conflitti geopolitici che minano la stabilità globale, il metallo prezioso si conferma bene rifugio per eccellenza. La salita delle quotazioni non riguarda soltanto gli investitori istituzionali, ma coinvolge anche fondi comuni e risparmiatori privati, che vedono nel lingotto una garanzia di valore in fasi di incertezza.

Le prospettive per le prossime settimane
Gli analisti guardano con attenzione alle prossime mosse della Federal Reserve e all’evoluzione dei dati macroeconomici statunitensi. Se i segnali di rallentamento dell’inflazione e di indebolimento del lavoro dovessero confermarsi, l’oro potrebbe spingersi oltre la soglia del massimo storico, superando i 3.650 dollari l’oncia e aprendo una nuova fase di crescita. Al tempo stesso, eventuali sorprese sul fronte dei prezzi o una ripresa inaspettata del mercato del lavoro potrebbero frenare l’ascesa. La tendenza attuale però resta chiaramente orientata al rialzo, con il quarto guadagno settimanale consecutivo a consolidare la posizione dell’oro come asset centrale nello scenario finanziario globale.