Open Arms, oggi il verdetto: Salvini rischia 6 anni

Oggi è il giorno della sentenza nel processo Open Arms. Il verdetto sarà emesso nell'aula bunker della casa circondariale Pagliarelli di Palermo dai giudici della seconda sezione penale presieduta da Roberto, una volta entrati nella camera di consiglio dopo le eventuali controrepliche. Matteo Salvini, all'epoca dei fatti ministro dell'interno e oggi ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Il leader della Lega rischia 6 anni di carcere per avere impedito lo sbarco, nell'agosto 2019, di 147 migranti dalla nave della Ong spagnola, fermata a mezzo miglio dall'isola di Lampedusa.

Open Arms, oggi il verdetto: Salvini rischia 6 anni

"Pensiamo che il dibattimento abbia dimostrato – aveva argomentato nel corso della requisitoria dello scorso settembre – che almeno dal 14 agosto 2019 sussisteva il chiaro e preciso obbligo del ministro italiano e di nessun altro di rilasciare il Pos (place of safety, porto sicuro ndr). Che tale Pos doveva essere rilasciato senza indugio, non un'ora dopo rispetto al momento in cui era stato richiesto; che il diniego avvenne in intenzionale e consapevole spregio delle regole". E non per ragioni "di natura preventiva o repressiva, né nella tutela dello stesso migrante ristretto, né per altro bene tutelato dall'ordinamento giuridico", o "nel tentativo di proseguire un disegno politico governativo, magari con qualche forzatura giuridica non giusta, ma quantomeno tendente alla giustizia". Che dunque, infine, "il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà personale di 147 persone per nessuna, ma proprio per nessuna, apprezzabile ragione".

La difesa, rappresentata dall'avvocata Giulia Bongiorno, ha chiesto invece l'assoluzione perché il fatto non sussiste.