Attesa per Nvidia. Tornano timori per escalation in Ucraina - Milano, 20 nov - Le Borse europee rallentano il passo a meta' seduta, mentre cresce l'attesa per i conti del colosso dei chip Nvidia, ritenuti uno snodo cruciale per le prospettive del settore chip e AI.
Il Ftse Mib di Milano e' cosi' attorno alla parita' (+0,06%), come il Cac di Parigi (+0,04%) e il Ftse 100 di Londra (+0,09%). L'Aex di Amsterdam (-0,14%) scivola in rosso, mentre sono leggermente piu' avanti il Dax di Francoforte (+0,25%) e l'Ibex di Madrid (+0,35%). A frenare gli acquisti e' ancora il timore per un'escalation del conflitto in Ucraina, con i segnali contrastanti che arrivano dalla Russia. Dopo l'apertura del presidente Vladimir Putin a negoziate una tregua con Donald Trump, in mattinata il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha di nuovo alzato i toni, accusando l'attuale presidente Usa Joe Bieden di stare facendo 'tutto il possibile per prolungare la guerra'.
Il market mover della giornata sara' pero', come detto, la trimestrale di Nvidia, prevista dopo la chiusura del mercato statunitense, con gli investitori che si chiedono se la societa' di Santa Clara riuscira' a battere ancora una volta le stime. L'attenzione e' alta sui chip anche a Piazza Affari. St (-0,75%), nel giorno del Capital Markets Day, ha spostato dal 2027 al 2030 l'obiettivo 'dei 20 miliardi e oltre di dollari di ricavi'. Sono in calo anche i titoli dell'automotive, Stellantis (-1,28%) e Iveco (-1,3%). A guidare i rialzi sul listino principale di Milano e' invece Prysmian (+2,3%), con gli analisti di Stifel che la incoronano 'signora dei cavi'. Rimbalza il comparto finanziario, che vede in prima fila Unipol (+1,84%) e Bper (+1,07%). In luce anche Pirelli (+0,86%) con le vendite di Michelin (+0,06%) a ottobre che fanno prevedere numeri positivi anche per il comparto globale degli pneumatici.
Sul fronte dei cambi, l'euro/dollaro si attesta a 1,0559 (1,0583 ieri), l'euro/yen a 164,44 (163,37) e il dollaro/yen a 155,81 (154,38). Torna a salire il gas che ad Amsterdam, riportandosi a 46,19 euro al megawattora (+1,15%). In lieve rialzio anche il petrolio con il Brent a 73,52 dollari al barile (+0,3%) e il Wti a 69,53 dollari (+0,42%). Il bitcoin rimane vicino ai massimi a 93.287,9 (+1,76%).