Milano chiude in cima all’Europa con banche e tecnologia. Spread ai minimi recenti, oro ancora tonico, petrolio in calo e gas TTF in lieve flessione. Wall Street è positiva a metà seduta. Riflettori su Generali dopo la mossa BNP Paribas.
Piazza Affari archivia una seduta brillante: il FTSE MIB avanza di circa +1,5%, davanti agli altri listini europei. Il rimbalzo è guidato dai finanziari e dai titoli tecnologici, mentre il contesto internazionale beneficia di segnali di distensione commerciale e di una maggiore propensione al rischio.
Milano accelera: banche e semiconduttori tirano il listino
Nella galassia blue chip spiccano STMicroelectronics e Leonardo, entrambe in forte progresso, insieme ad Amplifon e Banca Popolare di Sondrio. Il mercato premia l’esposizione alla tecnologia e il miglioramento del sentiment bancario. In coda, vendite su Lottomatica e lieve debolezza su Recordati.
Il caso Generali: BNP Paribas sale al 5,39% potenziale
Il dossier Generali torna centrale dopo la comunicazione che evidenzia una partecipazione potenziale del 5,39% riconducibile a BNP Paribas, in gran parte tramite strumenti derivati. In parallelo, UniCredit mantiene una quota con diritti di voto poco sopra il 5%. Il mercato interpreta la mossa come possibile segnale strategico in vista di opzioni future, mentre a Trieste il cda è atteso il 12 novembre sui conti dei nove mesi.
Europa in verde, ma Parigi pesa su BNP
Chiusure positive per Francoforte, Londra e Madrid. Parigi avanza più lentamente, appesantita dal crollo di BNP Paribas in scia a sviluppi giudiziari statunitensi. Nel complesso, l’azionario europeo beneficia dell’idea che le tensioni USA-Cina possano allentarsi.
Valute, materie prime e oro
Il cambio euro/dollaro si muove attorno a 1,166-1,167. Lo yen resta debole, con USD/JPY nell’area 150,5-150,8. L’oro consolida su livelli elevati (area 4.250-4.270 $/oz), sostenuto da attese di tagli dei tassi USA e dalla domanda rifugio. Il petrolio arretra: Brent intorno a 61 $/bbl, WTI circa 57 $/bbl. Il gas TTF ad Amsterdam scivola leggermente verso 31-32 €/MWh.
Spread e governativi
Il divario BTP-Bund si attesta attorno a 80 punti base, con il rendimento del BTP 10Y vicino a 3,37%. Il quadro obbligazionario italiano resta favorevole grazie alla percezione di rischio paese in calo.
Wall Street a metà seduta
A New York, a metà giornata, gli indici viaggiano in ordine sparso ma positivi: S&P 500 circa +0,7-0,9%, Nasdaq attorno a +1,0-1,3%, Dow Jones poco sotto +0,6-0,8%. Il mercato guarda alla nuova tornata di trimestrali e ai prossimi dati sull’inflazione, con i semiconduttori ancora protagonisti.
I migliori e i peggiori su Mib, Mid Cap e Small Cap
FTSE MIB (blue chip): tra i migliori STMicroelectronics, Leonardo, Amplifon, Banca Popolare di Sondrio; tra i peggiori Lottomatica e Recordati.
FTSE Italia Mid Cap: acquisti su Avio, Fincantieri, Carel Industries, Moltiply Group, Safilo, WIIT; tra i titoli deboli Comer Industries, MFE A, MFE B, Tinexta.
FTSE Italia Small Cap: l’indice chiude in moderato rialzo. La performance è risultata diffusa lungo il paniere, senza un’unica leadership settoriale.
Cosa aspettarsi
Nel breve, la traiettoria dei listini dipenderà da tre variabili: trimestrali USA, segni di tregua commerciale tra Washington e Pechino, e percorso dei tassi (con l’oro in funzione di barometro del rischio). Su Milano, fari accesi su finanziari e tech, e sul cantiere Generali dove le mosse sugli assetti potrebbero riaccendere il tema governance.