Mediobanca chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2024-2025 con ricavi a 2,76 miliardi di euro, dato in crescita di 5 punti percentuali. Il risultato è stato spinto da ottimi numeri riguardanti ogni linea di business, con il Wealth Management a 727 milioni di euro (+5%), Cib a 677 milioni (+26%), Consumer Finance in salita fino a 954 milioni (+7%) e un business assicurativo che resta stabile a 349 milioni di euro.
Mediobanca: risultati eccellenti nei nove mesi, ricavi di gruppo a 2,76 miliardi
L'utile netto sale del 5%, fino a 993 milioni, con utile per azione a 1,19 euro (+7%) e ROTE al 14% (+60bps).
I numeri sono stati spinti dalla solida progressione nell'ultimo trimestre con utile netto stabile a 334 milioni e ricavi di Gruppo a 920 milioni di euro (+3%), spinto da tutte le divisioni bancarie: WM a 247 milioni, CIB a 226 milioni, CF a 326 milioni (rispettivamente +6%, +17% e +7%), con INS in calo del 16%, a 106 milioni.
Il margine di interesse sale a 497 milioni di euro (+1%), nonostante la discesa dei tassi, grazie alla ripresa dei volumi e alla tenuta dei rendimenti degli attivi, con commissioni nette che calano del 14%.
Passando al fronte patrimoniale, il Cet1 si attesta al 15,6%, con costo del rischio in calo a 39 punti base. Dati che hanno portato a prevedere un acconto di dividendo del valore di 0,56 euro (stacco il 19 maggio). Grazie a questi risultati, Mediobanca ha confermato le stime per l'intero esercizio, con net new money fra 9 e 10 miliardi, una crescita di commissioni dell'utile per azione e un alta distribuzione con basso rischio di esecuzione (cash payout al 70% in aggiunta al riacquisto di azioni).
Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca (nella foto), ha commentato: “Mediobanca ha confermato nei nove mesi, malgrado le incertezze dello scenario, la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano 23-26. Tutte le piattaforme distributive fisiche e digitali sono state potenziate, attraendo i migliori talenti; l’offerta di servizi è stata ampliata e riposizionata sempre più sul modello Private Investment Banking, con un ottimo riconoscimento da parte dei clienti e dei consulenti. L’aggregazione tra Banca Generali e Mediobanca, che abbiamo annunciato lo scorso 28 Aprile e che porteremo per approvazione da parte degli azionisti nell’assemblea del 16 Giugno, completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca in player diversificato, focalizzato su business ad elevata crescita e basso assorbimento di capitale, eccellente per creazione di valore per gli stakeholder. Con oltre il 50% dei ricavi nel Wealth Managemente ed oltre 210 miliardi di masse della clientela, MB diventerà un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo”.