Medio Oriente: mentre continuano i combattimenti, diplomazia al lavoro per una nuova tregua

- di: Redazione
 
Mentre Israele continua nella sua strategia di terra bruciata attorno alle roccaforti di Hamas, la diplomazia è a lavoro per cercare un accordo che consenta, grazie ad un cessate il fuoco anche se limitato, di portare soccorso alla popolazione di Gaza, allo stremo dopo oltre due mesi di guerra. Ad alimentare le speranze ci sono le parole del presidente israeliano, Isaac Herzog, che ha detto che i suo Paese è pronto per un'altra pausa umanitaria. E mentre il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, arriva al Cairo per colloqui su un nuovo cessate il fuoco con il capo dell'intelligence egiziana, alle Nazioni Unite si sta lavorando per una nuova versione della mozione per una pausa del conflitto.

Medio Oriente: mentre continuano i combattimenti, diplomazia al lavoro per una nuova tregua

Ha intanto creato emozione il video, diffuso dalla Jihad islamica, che ha mostrato due israeliani in mano al gruppo fondamentalista. Le famiglie dei due prigionieri, se si sono dette felici per avere appreso che i loro congiunti sono ancora vivi, hanno espresso forti preoccupazioni per le condizioni di salute e di come stiano affrontando la prigionia.

Elad Katzir, 47 anni, era uno degli ostaggi visti nel video. Sua sorella, Carmit Palty Katzir,in un post sui social ha scritto: "Ho emozioni contrastanti: un segno di vita! Ma sono anche afflitta da preoccupazione e rabbia. Mi brucia nella carne. L'umiliazione. La sua vita non gli appartiene. Sembra debole, emaciato, abbattuto. So che dovrei essere gratoa, molte famiglie non hanno nulla , nemmeno un segnale di vita''. Quindi l'appello: ''riportatelo a casa''.
Yair Mozes, figlio dell'altro ostaggio visto nel video, Gadi Moses, 79 anni, dice che "la famiglia è felice, da un lato, di avere un primo segno di vita. Dall'altro, sembra esausto ed emaciato, il che è estremamente preoccupante".
Nel video, entrambi gli uomini hanno avvertito che i bombardamenti israeliani stavano mettendo in pericolo le loro vite, ma Yair crede che ciò che ha detto suo padre fossero "parole che gli era stato ordinato di pronunciare".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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