Energia e Mediterraneo: presentato al Parlamento Europeo il VI MED & Italian Energy Report

- di: Redazione
 
Oggi, al Parlamento Europeo, è stata presentata la sesta edizione del MED & Italian Energy Report, un’analisi completa degli scenari energetici e geopolitici del Mediterraneo e dell’Europa. Il rapporto è il risultato della collaborazione tra SRM, centro studi legato al Gruppo Intesa Sanpaolo, l’ESL@energycenter Lab del Politecnico di Torino e la Fondazione Matching Energies, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. L’evento è stato patrocinato dagli europarlamentari Elena Donazzan e Giorgio Gori, e organizzato con il supporto della struttura European Regulatory and Public Affairs di Intesa Sanpaolo, guidata da Francesca Passamonti.

Il report si concentra sull’impatto delle tensioni geopolitiche nel Mediterraneo e nel Mar Rosso, sul ruolo delle fonti rinnovabili come strumento per rafforzare la cooperazione euro-mediterranea e sull’importanza strategica di porti e infrastrutture per la transizione energetica. Presenta inoltre la nuova piattaforma interattiva ENEMED Platform per analisi personalizzate sui flussi energetici dell’area euro-mediterranea.

Mediterraneo crocevia energetico e geopolitico
In uno scenario globale segnato da crisi geopolitiche, il Mediterraneo si conferma area chiave per la sicurezza energetica europea. Il rapporto evidenzia come il conflitto russo-ucraino abbia portato l’Algeria a diventare il principale fornitore di gas per l’Italia, coprendo il 38% delle importazioni italiane nel 2023, contro il 4,2% delle forniture russe. Questa dinamica riflette il progressivo spostamento dei flussi energetici verso il sud del Mediterraneo.

Il Mediterraneo meridionale rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo delle rinnovabili. È stato calcolato che meno dell’1% della superficie della sponda sud basterebbe per produrre energia solare sufficiente a soddisfare non solo la domanda interna, ma anche le esportazioni verso l’Europa. Questo rafforza il ruolo dell’Italia come ponte energetico tra le due sponde del Mediterraneo, sottolineando la necessità di investire in progetti di cooperazione internazionale per accelerare la transizione verde.

La ENEMED Platform: innovazione nell’analisi energetica

Un elemento centrale del report è la presentazione della ENEMED Platform, sviluppata da SRM e dall’ESL@energycenter Lab del Politecnico di Torino. La piattaforma consente di monitorare e analizzare i flussi energetici in modo dinamico, integrando dati geopolitici ed economici per offrire strumenti decisionali avanzati. Questo strumento rappresenta un passo avanti nella comprensione delle dinamiche energetiche globali e locali, favorendo una visione strategica per il futuro.

Porti e infrastrutture al centro della transizione

I porti italiani, che movimentano il 35% del traffico energetico nazionale, si stanno trasformando in hub della transizione energetica. Il rapporto evidenzia investimenti crescenti in infrastrutture per accogliere navi alimentate con carburanti alternativi, come metanolo, GNL e ammoniaca, che rappresentano già il 52,6% degli ordini navali globali. L’Italia, grazie alla sua posizione geografica e agli investimenti nelle energie rinnovabili, si candida a diventare un leader nella transizione energetica del Mediterraneo.

Rinnovabili e autosufficienza energetica in Europa

L’Unione Europea sta aumentando significativamente la quota di energie rinnovabili nel suo mix energetico, passata dal 15% nel 2000 al 45% nel 2024. Tuttavia, resta alta la dipendenza dalle importazioni energetiche, che si attesta al 58,3%, evidenziando una vulnerabilità rispetto ad altri attori globali come Stati Uniti e Cina. Per l’Italia, la dipendenza è scesa dal 77% al 74%, con un livello di scorte di gas al 98,5% nel 2024, garantendo una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti.

Sfide geopolitiche e opportunità future
La guerra russo-ucraina ha portato a un potenziamento del commercio intra-mediterraneo, con l’Algeria che ha sostituito gradualmente la Russia come principale fornitore. Parallelamente, le tensioni nel Mar Rosso hanno rallentato i flussi di GNL dal Qatar, con un aumento significativo dei tempi di transito. Nonostante ciò, la tregua tra Israele e Hamas potrebbe favorire una normalizzazione dei traffici energetici nella regione.

Il rapporto conclude che il Mediterraneo, con i suoi porti e le sue infrastrutture, rappresenta una piattaforma strategica per la transizione energetica europea e per rafforzare il dialogo tra Nord e Sud. L’Italia, grazie alla sua posizione e alla sua visione strategica, ha un ruolo cruciale in questo scenario globale in evoluzione.
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