Londra: accordo tra produttori di automobili per carbonio zero entro il 2040

- di: Redazione
 
Secondo una nota del governo del Regno Unito, oggi sei importanti case automobilistiche si impegneranno, come parte degli sforzi globali per ridurre le emissioni di carbonio, a eliminare gradualmente la produzione di veicoli a combustibili fossili in tutto il mondo entro il 2040. Una iniziativa che però non vedrebbe la determinante adesione di alcune grandi case automobilistiche, tra cui le prime due al mondo, Toyota e Volkswagen AG, e perplessità giungerebbero anche da mercati automobilistici cruciali, come quelli cinese e americano.

Automobili: sei produttori trovano accordo per la riduzione del carbonio entro il 2040

Secondo i dati raccolti dall'Agenzia internazionale per l'energia, automobili, camion, navi, autobus e aerei rappresentano circa un quarto di tutte le emissioni globali di carbonio, con il peso determinante dei veicoli stradali. Secondo le notizie che arrivano da Glasgow (dove è in corso Cop26), l'accordo avrebbe l'approvazione della svedese Volvo, delle statunitensi Ford e General Motors, della Mercedes-Benz, della cinese BYD e della Jaguar Land Rover.

La Gran Bretagna, che ospita il vertice COP26, ha affermato che quattro nuovi Paesi, tra cui la Nuova Zelanda e la Polonia, si stanno unendo ad altre nazioni già impegnate a garantire che tutte le nuove auto e furgoni siano a emissioni zero entro il 2040 o prima. La dichiarazione arriva in una giornata dedicata ai trasporti al convegno.
Ma l'apparente riluttanza ad aderire all'impegno della Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, e degli Stati Uniti, la più grande economia mondiale e il secondo mercato automobilistico, solleva interrogativi sulla sua efficacia.

GM, si legge in una nota, si è detta "orgogliosa di essere ora al fianco di altre aziende, governi e organizzazioni della società civile per sostenere la dichiarazione di impegnarsi a lavorare per una transizione verso veicoli a emissioni zero al 100% entro il 2035".
Ford ha confermato la sua partecipazione e ha dichiarato che è necessario che ''tutti lavorino insieme per avere successo". Gli Stati Uniti non aderiscono ufficialmente all'iniziativa. Ma due Stati-chiave del mercato automobilistico, come California e New York, si sono uniti all'iniziativa.

Secondo qualche analista, alcune case automobilistiche sono diffidenti nei confronti dell'accordo perché le impegna in un costoso cambiamento tecnologico, mentre manca un appoggio ufficiale da parte dei governi per garantire che le necessarie infrastrutture di ricarica e di rete siano costruite per supportare i veicoli elettrici.
In estate, la Commissione europea ha proposto un divieto effettivo dei veicoli a combustibili fossili entro il 2035, accompagnato da un impegno per le infrastrutture di ricarica richiesto dalle case automobilistiche.
Secondo fonti del governo britannico, una dichiarazione congiunta sarà firmata anche da aziende e le città di tutto il mondo che mirano a rendere verdi le loro flotte di veicoli.
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