Con la scomparsa di Lea Pericoli, il mondo del tennis italiano perde una delle sue figure più amate e carismatiche. L’atleta, deceduta all'età di 89 anni, ha lasciato un segno indelebile non solo per le sue imprese sportive, ma anche per l’eleganza e lo stile con cui ha saputo distinguersi sui campi da gioco e nella vita pubblica.
Addio a Lea Pericoli, leggenda del tennis e icona di stile
Lea Pericoli, simbolo di una generazione che ha saputo rivoluzionare il tennis femminile, è stata più di una semplice campionessa: è stata un'icona di grazia e determinazione, capace di attraversare decenni mantenendo intatta la sua immagine di sportiva e donna sofisticata. A dare notizia della scomparsa è stata la Federtennis con un comunicato sul suo sito ufficiale: “È morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli”. Nata a Milano nel 1935, Lea Pericoli ha raggiunto il successo in un’epoca in cui il tennis femminile in Italia era ancora agli albori. Tra gli anni ’50 e ’70, ha conquistato numerosi titoli nazionali e internazionali, diventando la prima tennista italiana ad affermarsi a livello internazionale. I suoi successi nei tornei del Grande Slam, con 27 partecipazioni a Wimbledon, ne fecero una vera pioniera, portando l’Italia a farsi conoscere nel mondo del tennis globale. Tuttavia, fu il suo stile inconfondibile, sia nel gioco che nell’immagine, a farla amare dal grande pubblico.
Sul campo da tennis, Lea Pericoli era nota per la sua grinta e il suo spirito combattivo. Memorabili sono i suoi incontri epici a Wimbledon e al Roland Garros, dove affrontò le più grandi tenniste dell’epoca, dimostrando una tenacia fuori dal comune. Ma, altrettanto memorabili, furono i suoi outfit. A metà strada tra l’agonismo e l’eleganza, Lea sfoggiava completi firmati dallo stilista Ted Tinling, rendendo ogni sua apparizione sul campo un evento. I suoi famosi abiti in pizzo o con dettagli raffinati, le valsero l’appellativo di “Divina” e segnarono una fusione unica tra sport e moda, anticipando di decenni l’attenzione che oggi si dedica allo stile delle atlete.
Nonostante la sua carriera fosse caratterizzata da vittorie prestigiose, Lea Pericoli è ricordata soprattutto per il suo amore per il tennis, che ha portato avanti anche dopo aver appeso la racchetta al chiodo. È stata una delle prime telecroniste sportive donne, introducendo un tocco di classe e competenza nei commenti delle partite. La sua voce ha accompagnato generazioni di appassionati, offrendo analisi tecniche sempre puntuali, ma anche riflessioni sullo sport e sulla vita.
Lea è stata anche una donna di grande cultura e spirito, legata al mondo dell’arte, della letteratura e del cinema, coltivando amicizie con personaggi di spicco della società italiana. La sua eleganza innata, la classe con cui affrontava ogni sfida e la sua capacità di reinventarsi continuamente, l’hanno resa un modello non solo per gli sportivi, ma per tutti coloro che cercavano un equilibrio tra vita pubblica e vita privata.
Nicola Pietrangeli ha commentato: "Lei per me è stata compagna di vita e una sorella. Non bastano le parole per descrivere cosa provo. L'ultima volta ci siamo visti lo scorso anno alle Finals a Torino. Poi Lea si era un po' chiusa in sé stessa - aggiunge con evidente commozione -. Soffro perché non potrò neanche andare al funerale. Sarò criticato ma spero che la gente capisca".
Anche Giovanni Malagò ha ricordato la tennista azzurra: “Un'altra notizia che ci lascia tristezza infinita, Lea la signora del tennis italiano, dello sport in assoluto nel nostro paese. Ha cominciato un percorso arrivato ai nostri giorni, è stata un'apripista. Lo sport italiano e la federazione sapranno ricordarla al meglio perché le siamo molto riconoscenti per tutto quello che ha dato, non solo al tennis ma allo sport in generale”.