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Landini: "Situazione non più tollerabile, pronti allo sciopero generale"

- di: Barbara Bizzarri
 
Landini: 'Situazione non più tollerabile, pronti allo sciopero generale'
Inizia da «Mezz'ora in più» la protesta del segretario generale Cgil Maurizio Landini che, ospite di Lucia Annunziata, commenta la manifestazione indetta sabato scorso contro i continui tagli alla sanità: «In assenza di risposte da parte del governo siamo pronti a mettere in campo ogni azione, non ne escludiamo neanche una», dunque neanche lo sciopero generale, che però «non risolve tutti i problemi». E però «Una situazione di questo genere non più tollerabile, questa situazione va cambiata, bisogna ribellarsi», aggiunge, sottolineando che alla manifestazione contro la privatizzazione del SSN c'è stata una «partecipazione molto forte» perché «non c'era solo la Cgil ma anche un centinaio di reti».

Landini: "Situazione non più tollerabile, pronti allo sciopero generale"

Adesso, ribadisce, «bisogna ricostruire la democrazia con una partecipazione dal basso». «Il mio compito non è quello di unire la sinistra ma unire il mondo del lavoro e dare una prospettiva ai giovani», ha sottolineato Landini. «La manifestazione per la sanità pensiamo siano l'inizio di una mobilitazione che aumenterà» ha detto, chiarendo che «in autunno ci saranno giornate di mobilitazione in Europa di tutti i sindacati». «Le nostre manifestazioni sono aperte a tutti», ha poi osservato, rilevando che al congresso sono stati invitati «sia il presidente del consiglio che tutti i segretari delle forze politiche dell'opposizione».

Oggi, invece, fuori dal Ministero del Lavoro, il segretario si è espresso sulle pensioni, dato che la situazione “è peggiorata. Ci aspettiamo si apra una trattativa, ad oggi rischiamo di ritornare alla legge Fornero. Ci aspettiamo che ci dicano quali risorse vogliono rimettere in campo, a partire da opzione donna ma anche le pensioni di garanzia per i giovani, superare la precarietà, che significa riconoscere i lavori più gravosi e introdurre una flessibilità in uscita, significa fare una riforma che fino ad ora non è stata fatta. Le risorse? Chi gli vieta di tassare gli extra profitti, combattere l’evasione fiscale. Se continui a fare i voucher la pensione non ce l’avrà mai. I provvedimenti del governo hanno fatto cassa anche su queste cose, chiedendo i soldi dalla stessa parte: lavoratori dipendenti e pensionati”.

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