Italiani più sostenibili ma uno su tre preferisce la comodità

- di: Barbara Leone
 
Italiani e sostenibilità: un rapporto di amore e odio. Se da una parte 7 italiani su 10 si dichiarano sostenibili a tavola adottando comportamenti alimentari come limitare lo spreco di cibo (l’89% del campione) e acquistare i prodotti di stagione (per l’80%), dall’altra preferiscono spendere meno piuttosto che fare scelte alimentari sostenibili. Per quanto riguarda la carne, poi, solo il 34% dichiara di essere orientato a limitarne il consumo. Insomma, la sostenibilità è importante sì, ma per un terzo dei nostri connazionali anche una bella seccatura. Quanto agli spostamenti, meno di un terzo degli italiani adotta comportamenti di mobilità sostenibile. Tra coloro che sono più attenti a questa area della sostenibilità, troviamo i giovani tra i 18 e 34 anni (30%), i residenti al Sud (29%). Circa un italiano su 2 si sposta a piedi, in bici o con i mezzi pubblici (46%), mentre solo il 16% del campione usa servizi di mobilità condivisa.

Italiani più sostenibili ma uno su tre preferisce la comodità

Dallo scorso anno vi è solo un leggero incremento di coloro che utilizzano servizi di mobilità condivisa (dal 14% del 2022 al 16% del 2023) e di coloro che limitano i viaggi in aereo (dal 56% del 2022 al 58% del 2023).  E’ questa la fotografia scattata dall’indagine svolta presso l’EngageMinds Hub, il Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona diretto dalla professoressa Guendalina Graffigna, che rileva attraverso un Monitor continuativo i comportamenti e le abitudini degli italiani restituendone un’analisi in chiave psicologica. “I dati del nostro monitoraggio continuativo – spiega la professoressa Graffigna – mostrano come gli italiani oggi siano più sensibili sulle tematiche della sostenibilità, nelle sue diverse sfaccettature, e di come siano anche più motivati ad adottare comportamenti ‘virtuosi’. Tuttavia – sottolinea l’esperta – emergono anche molte difficoltà e segnali di contraddittorietà, soprattutto perché oggi essere consumatori sostenibili richiede un grande investimento di tempo e, paradossalmente, di denaro. In altri termini – continua – gli italiani vorrebbero essere più sostenibili di quello che oggi sono, ma si trovano poco supportati nella realizzazione delle loro intenzioni” – conclude Graffigna.

Il principale ostacolo nell’adozione di nuove abitudini a “minor impatto” è il prezzo dei prodotti “sostenibili”, ritenuto troppo alto per il 76% degli intervistati. Una tendenza che si acuisce tra le consumatrici (tra le donne la percentuale sale all’81%). Inoltre il 65% del campione non considera possibile essere sostenibile in tutti gli ambiti di consumo, il 61% ritiene che l’offerta di prodotti sostenibili sia limitata o inadeguata. Rispetto al tema dell’ambiente, la maggior parte del campione (84%) è d’accordo con il fatto che l’uomo stia abusando gravemente delle risorse della terra e per il 77% degli intervistati perseverare in questi comportamenti porterà ad una catastrofe ecologica.  In tema di sostenibilità animale, 8 italiani su 10 ritengono importante che il cibo sia prodotto rispettando gli animali. Al tempo stesso, solo 3 italiani su 10 ritengono che gli esseri umani non debbano usare gli animali per qualsiasi scopo a patto che essi non soffrano.  Quasi 9 italiani su 10 adottano dei comportamenti energetici sostenibili come spegnere le luci della stanza (92%) e chiudere i rubinetti per non sprecare acqua (89%); poi «limitare il riscaldamento e l’aria condizionata» (83%) e «spegnere i dispositivi elettronici» (80%). L’88% degli italiani dichiara di adottare delle azioni che salvaguardano il consumo di energia. Tra le categorie più virtuose notiamo le donne (90%), coloro che si identificano come elettori di sinistra (93%) e coloro che hanno un’età compresa tra i 35 e i 59 anni (91%).  Circa la metà degli italiani adotta comportamenti sostenibili legati alla sfera del riciclo. Il comportamento maggiormente messo in atto dagli italiani è la «raccolta differenziata» (88%), seguito dal fare manutenzione degli oggetti (80%), riparare gli oggetti (73%) e acquistare il necessario (67%). Tra le categorie che adottano maggiormente questi comportamenti troviamo le donne (63%) e gli over 60 (69%). Il 64% degli italiani non acquista plastica monouso. Rispetto al mondo degli acquisti, si nota come il 58% dei consumatori compri prodotti sfusi o con imballaggi riciclati e il 51% acquisti marche sostenibili. La metà degli italiani è attenta alle tematiche sostenibili a partire dai propri acquisti. Pur essendo un mercato in grande crescita, solo il 30% degli italiani compra prodotti vintage o di seconda mano.

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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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