Istat: "Tasso occupazione scende al 60,3%", Confcommercio: “rischi di rallentamento dell’economia”

- di: Barbara Leone
 
Disoccupazione stabile, ma mercato del lavoro in frenata. E’ questa la fotografia che emerge dagli ultimi dati Istat sull’occupazione. Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, a novembre 2022 diminuiscono (rispetto al mese precedente) occupati e disoccupati mentre aumentano gli inattivi. L’occupazione cala (-0,1%, pari a -27mila) per donne, dipendenti permanenti e 35-49enni; è invece in aumento tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e i 15-24enni.

Istat: "Tasso occupazione scende al 60,3%"

Il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti). Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-0,8%, pari a -16mila unità rispetto a ottobre) per entrambi i generi e tra i minori di 35 anni. Il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,8% , quello giovanile cala al 23,0% (-0,6 punti). L’aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +49mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha almeno 35 anni. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre settembre-novembre 2022 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un incremento del numero di occupati (+0,1%, pari a +27mila unità). La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,3%, pari a -26mila unità) e degli inattivi (-0,2%, pari a -24mila unità). Il numero di occupati a novembre 2022 supera quello di novembre 2021 dell’1,2% (+278mila unità).

L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a novembre 2021, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-13,2%, pari a -298mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -125mila). “Dopo due mesi di crescita - commenta l’Istat -, l’occupazione torna a diminuire per effetto del calo dei dipendenti permanenti. Il totale dei dipendenti rimane tuttavia superiore a quello di novembre 2021, di 314mila unità (il numero degli indipendenti è invece inferiore di 36mila)”.

Preoccupazione al riguardo viene espressa da Confcommercio: “Le marginali modifiche registrate a novembre 2022 per i principali aggregati che compongono il mercato del lavoro (27mila occupati, -16mila disoccupati e +49mila inattivi su ottobre), seppure non possano essere univocamente interpretate come il segnale di un peggioramento, sono comunque la testimonianza di un raffreddamento del ciclo economico - si legge in una nota dell’Ufficio Studi di Confcommercio -. Una minore dinamicità del mercato del lavoro potrebbe contribuire al deterioramento del reddito corrente delle famiglie, già colpito, assieme ai risparmi accumulati, dagli effetti dell’inflazione. Ne seguirebbe un inevitabile impatto negativo sui consumi e sull’intera economia”.
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