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Il Mimit conferma a 500.000 euro l'imposta massima del credito su costi di quotazione riconosciuto anche alle IPO del 2022

- di: Daniele Minuti
 
Il Mimit conferma a 500.000 euro l'imposta massima del credito su costi di quotazione riconosciuto anche alle IPO del 2022
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente confermato in 500.000 euro l’importo massimo del credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti dalle Piccole e Medie Imprese ammesse a quotazione nel corso dello scorso anno.

Il Mimit conferma a 500.000 euro  l'imposta massima del credito su costi di quotazione riconosciuto anche alle IPO del 2022

L’intervento fa seguito alla Legge di Bilancio 2023, che ha innalzato da 5 milioni di euro a 10 milioni di euro lo stanziamento complessivo: i soggetti beneficiari dell'incentivo sono PMI italiane che rispettano precisi parametri come ULA comprese tra 10 e 250; fatturato annuo tra 2 e 50 milioni di Euro o totale annuo di bilancio tra 2 e 43 milioni di Euro (nel calcolo dei parametri occorre valutare eventuali rapporti di controllo o collegamento societario).

Anna Lambiase, CEO IR Top Consulting (nella foto), ha commentato: "Come indicato nella Relazione Illustrativa al disegno di legge l’efficienza della misura è dimostrata dalle evidenze dell’Osservatorio PMI Euronext Growth Milan: nel quadriennio di applicazione 2018-2021 l’incentivo ha favorito in maniera significativa le quotazioni in Borsa, con oltre 90 IPO e un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 40 milioni di euro. Il "Bonus IPO" ha rappresentato la forma di incentivo a favore dell’impresa più adatta al modello di mercato azionario per le sue caratteristiche di immediata comprensione e facilità di implementazione. La norma è stata introdotta nel 2018 e nella sua definizione il nostro Osservatorio ha fornito un’analisi approfondita degli impatti della quotazione in Borsa sulla crescita del fatturato e del numero di occupati delle società quotate, un’indagine empirica sui deterrenti alla quotazione percepiti dagli imprenditori (che ha portato all’individuazione della variabile costi come prioritaria rispetto ai temi della governance e della trasparenza) e la verifica dei costi correlati al processo di quotazione su Euronext Growth Milan (che ha portato all’individuazione delle singole voci di costo - fisse e variabili - e all’individuazione di un importo medio correlato alla raccolta media di capitale). Occorre perseguire l’obiettivo di rendere strutturale il credito fiscale per una strategia di rafforzamento dei mercati dei capitali di Borsa Italiana".
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