Intesa Sanpaolo, con UNHCR e Caritas, in aiuto degli ucraini, anche quelli accolti in Italia
- di: Redazione
Intesa Sanpaolo, che nei giorni scorsi aveva annunciato di avere donato dieci milioni di euro a sollievo della popolazione ucraina, che tanto sta soffrendo per la guerra scatenata dalla Russia, ha scelto i due partner che l'accompagneranno in questa meritoria iniziativa, cui è stato dato un nome, ''A.p.r.i.'', che non è solo un modo di rappresentare un impegno nei confronti di chi soffre, ma, più semplicemente, un acronimo che sta per “Accogliere Promuovere Proteggere Integrare i Profughi Ucraini in Italia”.
Intesa Sanpaolo collabora con UNHCR e Caritas a sostegno degli ucraini
Si tratta di UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite che, quotidianamente, è impegnata a favore di tutti i rifugiati, e della Caritas Italiana, la cui opera a favore degli ultimi è nel cuore di tutti gli italiani.
Con UNHCR e Caritas Italiana, Intesa Sanpaolo ha firmato accordi di collaborazione a favore non solo della popolazione ucraina che, nel suo Paese, è esposta quotidianamente al pericolo e alle privazioni, ma anche di quei molti che in queste settimane hanno lasciato l'Ucraina perché inseguiti dalla guerra.
La scelta dei due partner è stata spiegata da Carlo Messina, Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo (nella foto) che della donazione è stato il promotore.
''Abbiamo destinato una quota importante della nostra donazione" - ha detto Messina - "a due partner di assoluta preminenza con cui intraprendiamo questo nuovo progetto di solidarietà. L’uno, l’UNHCR, è Agenzia delle Nazioni Unite di riconosciuta storia e reputazione, sovranazionale, multiculturale, due volte Premio Nobel. Il secondo, la Caritas Italiana, è profondamente italiano, espressione della Conferenza Episcopale Italiana, con un grande radicamento sul territorio e una rete di aiuti che si concentra sugli ultimi e sulle istanze della giustizia sociale. Con la raccolta fondi avviata sulla nostra piattaforma For Funding a favore di UNHCR invitiamo aziende e famiglie a unirsi a noi in questo grande progetto umanitario''.
Alle parole di Messina hanno fatto eco quelle di Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, che, nel presentare l'impegno dell'Agenzia, ha definito questa guerra ''insensata'' e che ''sta provocando sofferenze indicibili. Oltre 3 milioni e mezzo di rifugiati hanno attraversato i confini dell’Ucraina, più di 6 milioni e mezzo gli sfollati all’interno del Paese''.
''Dietro questi numeri" - ha aggiunto Grandi - "ci sono donne, bambini e persone anziane. Sono persone terrorizzate dalla violenza a cui hanno assistito che li colpisce in maniera indiscriminata, rifugiati e sfollati che hanno lasciato tutto, segnati dai traumi di quello che hanno visto, dalla stanchezza, dal freddo, e dalla preoccupazione per i familiari rimasti in Ucraina. Di fronte a questa crisi, la risposta del settore privato è stata straordinaria e il sostegno di Intesa Sanpaolo è cruciale in quanto poter contare su un sostegno finanziario immediato e senza vincoli è essenziale per permetterci di continuare a salvare vite umane. Di questo ringrazio Intesa Sanpaolo e Carlo Messina, suo Consigliere Delegato e CEO.”
La collaborazione con Intesa Sanpaolo, per don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, è una ''azione sinergica che permetterà di sostenere ancora di più l’impegno delle Caritas nell’accoglienza. Tutto questo potendo contare su una rete che consente capillarità e risposte costantemente adattate ai bisogni, in una prospettiva non solo emergenziale ma anche di medio e lungo termine. Con un’attenzione specifica ai più vulnerabili, in particolare minori, e al coinvolgimento delle comunità locali per attivare percorsi di accompagnamento e di inclusione''.
In una nota, Intesa Sanpaolo sottolinea che i fondi raccolti serviranno a far fronte all’emergenza umanitaria in corso in Ucraina sostenendo il lavoro di UNCHR in tutte le regioni del Paese e nei Paesi confinanti, una regione in cui lè molto presente con proprie controllate e filiali (più precisamente: in Ucraina, Moldavia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia).
Intesa Sanpaolo, con il progetto ''A.P.R.I'', nato dalla collaborazione con Caritas Italiana, ''mira a supportare la rete delle Caritas diocesane nell’accoglienza emergenziale dei profughi ucraini su tutto il territorio nazionale attraverso l’offerta di una serie completa di servizi integrati che vanno dalla prima accoglienza attraverso il coordinamento delle diocesi alle attività di integrazione per rafforzare percorsi di inclusione socio-economica dei beneficiari''.
La nuova iniziativa si inquadra nell'impegno forte e convinto che Intesa Sanpaolo spende da anni per ''riequilibrare'' situazioni di difficoltà, scegliendo come partner organizzazioni non profit, pubbliche amministrazioni e aziende clienti della Banca, con i quali dialogare e trovare un comune percorso di solidarietà e vicinanza agli ultimi.
Ma Intesa Sanpaolo non si è fermata ad una semplice, seppure sicuramente proficua e meritoria, collaborazione. Messa a disposizione di UNHCR la propria piattaforma digitale ForFunding.it per avviare una raccolta fondi tra cittadini e imprese nell'ambito delle iniziative per la crisi ucraina, Intesa Sanpaolo ha deciso che raddoppierà ogni donazione giunta ad UNHCR. Insomma, ogni euro donato, sarà raddoppiato dalla banca.
C'è, infine, un'altra iniziativa. non meno significativa: Intesa Sanpaolo ha siglato di recente con le organizzazioni sindacali per mettere rapidamente a disposizione permessi retribuiti alle persone del Gruppo che intendano accogliere cittadini ucraini in Italia, inclusi colleghe e colleghi della banca ucraina Pravex, o che siano impegnati in iniziative di volontariato svolte fuori dai confini nazionali attraverso ONG o enti non profit con finalità umanitarie e sociali.