Inflazione: la Banca del Giappone conferma i bassissimi tassi di interesse

- di: Redazione
 
Confermandosi in controtendenza rispetto a quella globale di una stretta monetaria per fronteggiare l'inflazione, la Banca del Giappone ha deciso oggi di mantenere la sua politica di tassi ultra bassi per sostenere la ripresa economica del Paese. In un rapporto sulle prospettive trimestrali, pubblicato dopo una riunione politica di due giorni, la Banca ha aggiornato la sua previsione di inflazione al consumo core al 2,3% nell'anno fiscale 2022, rispetto alla precedente previsione dell'1,9%. La banca centrale ha un obiettivo di inflazione del 2%.

La Banca del Giappone conferma bassi tassi di interesse per combattere l'inflazione

La revisione al rialzo riflette l'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, attribuiti all'invasione russa dell'Ucraina, insieme all'effetto di uno yen debole che gonfia i prezzi all'importazione. I rischi per i prezzi sono "per il momento inclinati al rialzo, ma generalmente bilanciati in seguito", ha affermato la Banca del Giappone nel suo rapporto. L'Istituto centrale nipponico prevede che la terza economia più grande del mondo crescerà del 2,4% in termini di prodotto interno lordo reale per l'anno fiscale 2022, in calo rispetto alla previsione del 2,9% formulata in aprile.

La banca ha mantenuto il suo programma di controllo della curva dei rendimenti fissando il tasso di interesse a breve termine a meno 0,1 per cento e guidando i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni intorno allo zero per cento.
La decisione, che peraltro era data per scontata, colloca la Banca del Giappone in una posizione anomala rispetto agli altri Istituti centrali, che sono fortemente impegnati per frenare i processi inflattivi. L'allargamento del divario sui tassi di interesse tra il Giappone e i suoi omologhi statunitense ed europea hanno fortemente indebolito lo yen verso quota 140 rispetto al dollaro, una linea psicologicamente importante che potrebbe mettere alla prova la tolleranza delle autorità giapponesi, sempre più preoccupate per il rapido deprezzamento della moneta.

Dopo che lo yen ha toccato il minimo di 24 anni contro il dollaro all'inizio di questo mese, la Banca ha detto oggi che che deve prestare "la dovuta attenzione" agli sviluppi nei mercati finanziari e valutari e al loro impatto sull'economia. In ogni caso ha fornito una valutazione più positiva rispetto alla riunione precedente del mese scorso, sostenendo che l'economia "ha ripreso a crescere con l'impatto del Covid-19 in calo, nonostante sia stata influenzata da fattori come un aumento dei prezzi delle materie prime".
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