Stellantis: impegno europeo per risarcire i consumatori danneggiati dai problemi AdBlue

Un importante passo avanti per i diritti dei consumatori europei. Stellantis, il colosso automobilistico che comprende marchi come Citroen e Peugeot, ha annunciato l'estensione delle misure di risarcimento ai clienti di tutta l’Unione Europea per i problemi legati ai serbatoi AdBlue nei veicoli diesel prodotti tra gennaio 2014 e agosto 2020. L’impegno, accolto con favore dalla Commissione Europea, rappresenta un risultato significativo per milioni di automobilisti.

Stellantis: impegno europeo per risarcire i consumatori danneggiati dai problemi AdBlue

La vicenda ha origine in Italia, dove Altroconsumo, una delle principali associazioni per la tutela dei consumatori, ha segnalato i problemi all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), portando all’apertura di un’istruttoria per pratica commerciale scorretta. Successivamente, il BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs) ha richiesto l’intervento della Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori (CPC), un organismo che coordina le autorità di tutela dei consumatori a livello UE.

Un impegno su scala europea

L'accordo, già avviato con l’Antitrust italiana, prevede compensazioni economiche, riparazioni gratuite e interventi sul software per i veicoli coinvolti. Altroconsumo, in collaborazione con Euroconsumers, ha avuto un ruolo cruciale nel portare il caso all’attenzione europea, spingendo Stellantis ad assumere un impegno a livello comunitario.

“Si tratta di un risultato straordinario per i consumatori europei – ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo – che dimostra l’efficacia di un’azione coordinata tra associazioni nazionali ed europee. Continueremo a monitorare il rispetto degli accordi per garantire che ogni automobilista danneggiato possa ricevere il giusto risarcimento”.

Un problema tecnico con impatti economici e ambientali

Al centro della questione vi è il sistema AdBlue, un additivo indispensabile per ridurre le emissioni inquinanti dei motori diesel e rispettare i limiti imposti dalla normativa Euro 6. Problemi software nei serbatoi hanno però causato disservizi per molti automobilisti, generando costi aggiuntivi e interruzioni nel normale utilizzo dei veicoli.

L’Antitrust italiana ha giocato un ruolo chiave nel definire gli impegni di Stellantis, spingendo il gruppo ad assumere una responsabilità concreta nei confronti dei propri clienti. Le compensazioni includeranno rimborsi diretti per le spese sostenute, oltre alla possibilità di interventi gratuiti per la risoluzione del problema.

Un segnale importante per il mercato

La decisione di Stellantis rappresenta un segnale forte per il mercato automobilistico europeo, che negli ultimi anni ha visto un crescente intervento delle autorità di regolamentazione su tematiche legate alle emissioni e alla sostenibilità. Questo caso si aggiunge a una serie di iniziative volte a garantire maggiore trasparenza e responsabilità da parte dei produttori.

Prossimi passi

La Commissione Europea e la rete CPC vigileranno sull’effettiva implementazione degli impegni assunti dal gruppo. Intanto, le associazioni dei consumatori europee continueranno a offrire assistenza agli automobilisti coinvolti.

Per Stellantis, l’accordo rappresenta un’opportunità per ricostruire la fiducia dei clienti, mentre per i consumatori si configura come una vittoria in termini di tutela dei propri diritti. Una vicenda che, grazie alla collaborazione tra istituzioni e associazioni, pone le basi per un mercato più equo e trasparente.