Immobiliare: Evergrande, travolto dai debiti, presenta istanza di fallimento negli Stati Uniti

- di: Redazione
 
Il colosso immobiliare cinese Evergrande Group, da molti mesi alle prese con una profondissima crisi finanziaria effetto di una fortissima esposizione debitoria, ha presentato ieri, al tribunale di Manhattan, una istanza di protezione dal fallimento (ai sensi del capitolo 15 della legge americana in materia). Nella dichiarazione depositata al tribunale, Evergrade Group ha menzionato i procedimenti di ristrutturazione in atto ad Hong Kong, nelle Isole Cayman e nelle Isole Vergini britanniche.

Immobiliare: Evergrande, travolto dai debiti, presenta istanza di fallimento negli Stati Uniti

Il promotore immobiliare è andato in default nel 2021 e a marzo ha annunciato un programma di ristrutturazione del debito offshore. Peraltro le negoziazioni delle azioni Evergrande sono state sospese da marzo 2022.
Il capitolo 15 della legge fallimentare statunitense consente a un tribunale di intervenire in casi di insolvenza transfrontaliera che coinvolgono società straniere in fase di ristrutturazione da parte dei creditori. Ha lo scopo di proteggere i beni dei debitori e facilitare il salvataggio delle imprese che si trovano in difficoltà finanziarie.
Contestualmente a quella principale, anche Tianji Holdings, un’affiliata di Evergrande, e la sua sussidiaria Scenery Journey hanno presentato istanza di protezione ai sensi del Capitolo 15 in un tribunale fallimentare di Manhattan.

La crisi di Evergrande ha registrato questa drammatica evoluzione mentre si materializzano i timori che i problemi del settore immobiliare cinesi possano determinare un effetto domino per altri settori dell'economia del Dragone, peraltro in un momento di oggettivo rallentamento. E' poi delle scorse ore la notizia che un altro dei giganti dell'immobiliare cinese, il gruppo Country Garden, ha avuto grandi difficoltà ad effettuare pagamenti di cedole su obbligazioni in dollari USA. Tanto da essere costretto a sospendere la negoziazione di almeno 10 delle sue obbligazioni in yuan scambiate nella Cina continentale.
I timori di un contagio sono giustificati dal fatto che l’enorme settore immobiliare cinese è stato a lungo un motore vitale di crescita per la seconda economia più grande del mondo e rappresenta fino al 30% del prodotto interno lordo del Paese.

Anche se, davanti alle cupe prospettive di una crisi del settore immobiliare, le autorità di Pechino hanno cercato di dare rassicurazioni, le preoccupazioni degli investitori persistono.
A luglio, Evergrande ha registrato una perdita complessiva di 81 miliardi di dollari negli ultimi due anni, dopo aver lottato per completare i progetti e rimborsare fornitori e istituti di credito.
Le perdite nette per il 2021 e il 2022 sono state rispettivamente di 476 miliardi di yuan (66,36 miliardi di dollari) e 105,9 miliardi di yuan (14,76 miliardi di dollari). Questi numeri, ha ammesso la società, sono la conseguenza di svalutazioni di proprietà, restituzione di terreni, perdite su attività finanziarie e costi di finanziamento.
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