HP: multa da 10 milioni di euro per "pratiche ingannevoli"

- di: Emanuela M. Muratov
 
L’AGCOM, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha deciso di emettere una pesante multa dell'ammontare di 10 milioni di euro a carico della multinazionale statunitenseHP (azienda produttrice leader nel settore di stampanti e cartucce a livello mondiale), con l'accusa di aver messo in atto "significative limitazioni all’uso di cartucce/toner non originali". Le loro pratiche sono state per questo definite “ingannevoli e aggressive” nella nota dell'Autorità.

Il comportamento incriminato, rilevato dopo diversi accertamenti, è quello di aver intenzionalmente programmato negli ultimi anni le stampanti  prodotte, sia inkjet e laser, impostando le gestione delle operazioni, ovvero il firmware con un sistema denominato DS-Dynamic Security- in modo da fargli riconoscere unicamente le cartucce originali "di marca" portando il dispositivo a rigettare quelle compatibili (e quindi meno costose) messe in commercio dai rivenditori.

Omettendo questa informazione al momento dell'acquisto, HP avrebbe quindi indotto i consumatori a "ritenere di dover sostituire le cartucce di inchiostro/toner non originali per carenze o difetti di queste ultime, per poi utilizzare solo e soltanto le cartucce originali HP".

È stato inoltre accertato la stessa multinazionale raccogliesse dati grazie ai numerosi aggiornamenti del firmware (e senza informare i consumatori) con l'obiettivo di creare una sorta di archivio da cui poter prelevare informazioni e calibrare in base a esse la proprie campagne di marketing. E, soprattutto, negare assistenza a chi avesse utilizzato cartucce non originali. "I dati" - spiega la nota - "sono stati utilizzati sia per creare un database utile per formulare le proprie strategie commerciali, sia per negare un servizio a chi comprasse cartucce alternative, ostacolando così la prestazione della garanzia legale di conformità".

Cosa dovrà fare HP nei prossimi mesi?
Innanzitutto dovrà mettersi a lavoro e produrre una dettagliata relazione in merito a future azioni atte a porre rimedio a quanto accaduto, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento. Un tempo maggiore, invece, sarà concesso per adeguare le confezioni delle stampanti e citare chiaramente che quei modelli non prevedono l’utilizzo di cartucce non originali secondo il firmware installato.
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