Per il suo primo atto alla guida creativa di Gucci, Demna Gvasalia ha abbandonato la passerella tradizionale e ha scelto un linguaggio diverso: il cinema. In occasione della Milano Fashion Week, il designer georgiano ha presentato la collezione primavera-estate 2026 attraverso un cortometraggio intitolato The Tiger. Un esordio che ha colpito pubblico e critica per audacia e capacità di fondere mondi apparentemente distanti.
Gucci sceglie il cinema: Demna debutta con The Tiger e rivoluziona la Fashion Week
Nel lavoro di Demna si percepisce un dialogo con i due predecessori che hanno segnato la storia recente della maison: la sensualità patinata di Tom Ford e l’estetica barocca e visionaria di Alessandro Michele. Ma la sua impronta è già evidente: ironia tagliente, sguardo critico sulle convenzioni sociali e volontà di contaminare la moda con altre forme d’arte.
Una trama familiare
Il film, diretto dal premio Oscar Spike Jonze insieme alla regista Halina Reijn, è ambientato in una villa sontuosa durante un compleanno. Protagonista è Barbara Gucci, impersonata da Demi Moore, donna di potere e madre che tenta di mantenere equilibrio e controllo in un contesto familiare in apparenza perfetto. Col passare dei minuti, dietro l’eleganza patinata emergono tensioni, conflitti e segreti, fino a ribaltare il fragile ordine domestico. Gli abiti diventano parte integrante della narrazione: tessuti, colori e silhouette non si limitano a vestire i personaggi, ma raccontano emozioni e gerarchie.
Un cast stellare
Accanto a Moore compaiono attori e volti noti della moda e dello spettacolo: Edward Norton, Ed Harris, Elliot Page, Keke Palmer, Alia Shawkat, Julianne Nicholson, Heather Lawless, Ronny Chieng, Kendall Jenner e Alex Consani. La varietà del cast rispecchia l’idea di una famiglia allargata e cosmopolita, specchio dei cliché italiani reinterpretati in chiave pop e contemporanea.
Oltre la passerella
Con questa scelta Gucci ha ribaltato l’idea di sfilata: non più modelle in passerella, ma un racconto cinematografico che trasforma ogni scena in un tableau vivant. La première mondiale si è tenuta a Milano il 23 settembre, seguita da proiezioni a New York e di nuovo nel capoluogo lombardo. La moda si è così inserita in un contesto di premiere, red carpet e sale cinematografiche, assumendo le dinamiche del grande schermo.
Il tema della famiglia
La collezione, intitolata “La Famiglia”, richiama figure e archetipi ben noti: la signora borghese, la diva, il figlio viziato. Questi personaggi sono rivisitati con taglio ironico e indossano capi che oscillano tra rigore sartoriale e eccesso scenico. Il risultato è una riflessione sul ruolo delle apparenze nella vita quotidiana e su come la moda contribuisca a costruire identità e relazioni.
Un nuovo corso per Gucci
Con The Tiger, Gucci invia un messaggio chiaro: la maison non intende soltanto produrre vestiti, ma generare narrazioni culturali. L’ingresso nel linguaggio cinematografico apre a possibilità inedite e consolida il marchio come attore globale dell’immaginario collettivo. Per Demna è un debutto che rompe le regole, crea aspettative e segna un punto di svolta nella storia della casa fiorentina.