Gb: figuraccia del primo ministro Truss, costretta a rimangiarsi il maxi-taglio delle tasse

- di: Redazione
 
Il governo britannico della conservatrice Liz Truss ha clamorosamente abbandonato il suo piano di abolire l'aliquota massima del 45% dell'imposta sul reddito, per quella che i media britannici questa mattina definiscono come ''umiliante inversione di marcia'', conseguenza, oltre che della fortemente negativa reazione dei mercati, anche della rivolta in seno al suo stesso partito.

Gran Bretagna: Truss si rimangia il maxi-taglio delle tasse

In un tweet , Kwasi Kwarteng, ministro delle Finanze e coautore della controversa riforma fiscale, ha confermato il cambiamento, dicendo: "L'abbiamo capito e abbiamo ascoltato". Parole che, sebbene d'effetto e che segnalano una presa d'atto degli errori, non attenua certo l'impressione che il dietro-front sia conseguenza, più che di una  convinzione, del timore che i contraccolpi politici potrebbero essere devastanti, in generale, ma soprattutto in seno ai conservatori. Il cancelliere ha affermato che la decisione di tagliare le tasse per le persone con un reddito di 150.000 sterline o più "è diventata una distrazione dalla nostra missione principale di affrontare le sfide che il nostro Paese deve affrontare". L'inversione di marcia arriva poche ore prima che il cancelliere dello Scacchiere Kwarteng parli alla conferenza dei conservatori di Birmingham.

Estratti del suo discorso, trapelati nella notte, avevamo comunque mostrato che il cancelliere aveva intenzione di tenere duro sul pacchetto fiscale, dicendo: “Dobbiamo mantenere la rotta. Sono fiducioso che il nostro piano sia quello giusto". L'improvviso cambio di rotta ha seguito la consapevolezza all'interno di Downing Street che l'elevato numero di parlamentari conservatori che si sono opposti alla politica poteva determinare la bocciatura in parlamento della riforma, tra le preoccupazioni degli elettori sull'aumento dei costi dei mutui. Kwarteng, in una intervista, ha detto che si sarebbe "assunto la responsabilità" della politica, aggiungendo: "Ho detto che ho ascoltato.

Ho parlato con molte persone su e giù per il Paese. Ho parlato con gli elettori. Ho parlato con parlamentari, consiglieri e altre persone nel nostro sistema politico. Ma soprattutto, ho ascoltato gli elettori". Rispondendo ad una domanda sul fatto che la sua credibilità come cancelliere fosse ora minata, ha detto solo di essere "concentrato al 100% sul piano di crescita". Taglienti i commenti dell'opposizione. Il cancelliere ombra del Labour, Rachel Reeves, ha affermato che il governo ha "distrutto la sua credibilità economica e danneggiato la fiducia nell'economia britannica", aggiungendo che i conservatori ''devono invertire la loro intera e screditata strategia economica''.

Ed Davey, il leader dei liberaldemocratici, ha dichiarato: “Questa umiliante inversione di marcia arriva troppo tardi perché milioni di persone vedano aumentare i tassi dei loro mutui a causa di questo budget fallito''. Nel corso del trading notturno, la sterlina è aumentata quando sono trapelate le prime notizie sul fatto che il governo avrebbe fatto una retromarcia sulla riforma fiscale.
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