Giappone: patto tra giganti dei motori per carburanti alternativi alla benzina

- di: Redazione
 
Cinque tra le più importanti case automobilistiche e motoristiche del Giappone uniscono le loro forze per decarbonizzare la loro industria attraverso lo sviluppo di motori e fonti di carburante più puliti. L'accordo sugella l'alleanza tra Toyota, Mazda, Subaru, Kawasaki e Yamaha Motor, che hanno promesso di collaborare nella ricerca e nello sviluppo di nuove fonti di carburante che possano sostituire la benzina e lavorare per creare un motore a idrogeno che non emette anidride carbonica.

Giappone: patto anti-benzina fra Toyota, Mazda, Subaru, Kawasaki e e Yamaha Motor

L'accordo arriva mentre il pianeta è minacciato dai mutamenti climatici e l'industria automobilistica cerca di passare dai motori alimentati a gas e aumentare la produzione di veicoli elettrici. L'annuncio è stato dato dai presidenti delle cinque società in una conferenza stampa congiunta tenutasi presso il circuito internazionale di Okayama a Mimasaka, nella prefettura di Okayama.

"Il nostro nemico è il carbonio" - ha sottolineato Akio Toyoda, presidente di Toyota Motor, durante la conferenza stampa - "C'è un modo anche per i motori di sopravvivere e svilupparsi". Toyota e Subaru prenderanno parte alle gare endurance Super Taikyu del prossimo anno utilizzando auto con motore a combustione che funziona con carburante sintetico derivato da biomasse. Toyota continuerà anche a partecipare con veicoli con motore a idrogeno.

Mazda entrerà in gara con un veicolo funzionante a biocarburante costituito da microalghe, chiamate euglena. Le case automobilistiche intendono identificare potenziali problemi relativi al motore e al carburante che potrebbero emergere inserendo le auto nelle gare in cui saranno messe alla prova in condizioni di guida severe.

Kawasaki e Yamaha avvieranno una ricerca congiunta sui motori a idrogeno per motociclette, con anche Honda e Suzuki che dovrebbero aderire a questa iniziativa. Il governo giapponese e le principali case automobilistiche non hanno firmato una dichiarazione al vertice sul clima delle Nazioni Unite COP26, impegnandosi a lavorare per realizzare, entro il 2024, tutte le nuove auto messe in vendita con veicoli a emissioni zero.
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