Giappone: depresso dopo 223 ore di straordinario al mese, condannata ditta

- di: Redazione

28/02/2022

Per rispondere alle pressioni del suo datore di lavoro per prolungare i turni, un uomo in Giappone è caduto in uno stato profondo di depressione, dopo avere cumulato, in un solo mese, 223 ore di straordinario.
Il tribunale distrettuale di Tokyo, davanti al quale il lavoratore ha citato la ditta, ha ordinato alla società (si occupa di vendite per corrispondenza su Internet) di pagare 24 milioni di yen (quasi 209 mila dollari) al suo ex dipendente.

In Giappone, una ditta è stata condannata dopo che un dipendente è caduto in depressione

Difficile pensare in che condizioni l'uomo si sia trovato, perché, considerando un mese con 26 giorni lavorativi, significa che il dipendente ha, quotidianamente, quasi nove ore in più rispetto al normale orario. Il tribunale distrettuale, pur riconoscendo la validità delle tesi del lavoratore, ha quantificano in un terzo della sua richiesta originaria il risarcimento per i danni subiti. I fatti risalgono al 2014 quando all'uomo, a causa dello stress provocato dagli allucinanti turni di lavoro, era stata diagnosticata una grave forma di depressione.

I giudici hanno riconosciuto una relazione causale tra il carico dello straordinario l'uomo che prestava e l'inizio della depressione, affermando che il suo lavoro è aumentato in modo significativo da novembre 2013, prima che sviluppasse una depressione che influiva sulla sua capacità di dormire. Comunque, il tetto di 223 ore di straordinario mensile non era una eccezione, perché appena il mese prima aveva fatto altre 147 ore di straordinario.

Anche a distanza di anni, ha detto il lavoratore incontrando i giornalisti dopo la sentenza, l'uomo è ancora in cura contro una grave disturbo del sonno. "Spero" - ha detto l'uomo - "che questo serva da guida per coloro che soffrono di lunghi orari di lavoro in modo che non abbiano più bisogno di sorridere e sopportare".

Tags: giappone, esteri

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