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Scholz e Merz si affrontano in tv: scintille su economia e Afd

- di: Bruno Coletta
 
Scholz e Merz si affrontano in tv: scintille su economia e Afd
Un dibattito acceso che segna la campagna elettorale tedesca.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (nella foto) e il leader dell’opposizione Friedrich Merz si sono scontrati in un acceso dibattito televisivo a due settimane dalle elezioni anticipate del 23 febbraio. Il confronto, trasmesso su Ard e Zdf, ha messo in luce le profonde divisioni tra i due candidati su economia, sicurezza e rapporti con l’ultradestra di AfD.

Scholz attacca Merz: “Ha tradito la sua parola”
Olaf Scholz ha sferrato un attacco diretto a Friedrich Merz, accusandolo di aver violato un tabù politico: “Ha tradito la sua parola e potrà farlo di nuovo”, ha dichiarato il cancelliere, riferendosi all’atteggiamento ambiguo del leader della CDU nei confronti di Alternative für Deutschland (AfD). Il riferimento è alla recente mozione parlamentare sulla stretta sui migranti, in cui Merz ha aperto alla possibilità di votare insieme all’estrema destra.
Merz ha replicato con fermezza: “Non collaboreremo con AfD. Ci dividono dei mondi. Per quel che riguarda l’Europa, la Nato, l’euro, la Russia e l’America. Non ci sono punti in comune fra di noi”, ha ribadito il leader cristiano-democratico.

Economia e recessione: scontro senza esclusione di colpi
Un altro tema caldo del dibattito è stata l’economia. Merz ha criticato duramente la gestione economica del governo Scholz, sottolineando il periodo di crisi che attraversa la Germania: “Abbiamo il terzo anno di recessione consecutiva. È sconvolgente sentire quale sia la sua percezione della realtà”, ha dichiarato, citando i dati sull’occupazione e la chiusura di numerose imprese.
Scholz ha respinto le accuse, attribuendo la debolezza economica alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze sulle esportazioni tedesche: “La nostra economia è stata colpita più di altre perché siamo un Paese esportatore e non possiamo fare debito illimitato”, ha spiegato il cancelliere.

Difesa e sicurezza: il nodo delle spese militari
Un altro momento di forte tensione si è verificato sul tema della difesa. Scholz ha definito “ridicole” le proposte della CDU di destinare il 3% del PIL alle spese militari, sfidando Merz a spiegare come intenda finanziare un simile impegno senza tagliare altri settori chiave.
Sul fronte della politica estera, il cancelliere ha ribadito il suo no all’invio dei missili Taurus a Kiev, accusando Merz di non avere una linea chiara sul conflitto russo-ucraino. Inoltre, ha attaccato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, definendo “scandalosa” la sua recente proposta di creare una “riviera del Medio Oriente” a Gaza.

L’ombra delle proteste anti-AfD
Il dibattito è avvenuto in un clima di forti tensioni sociali. Nei giorni scorsi, oltre 250.000 persone sono scese in piazza a Berlino e Monaco di Baviera per protestare contro l’estrema destra e difendere il cosiddetto Brandmauer, il cordone sanitario che separa i partiti tradizionali da AfD. L’apertura di Merz a un voto comune con la destra radicale aveva inizialmente favorito Scholz nei sondaggi, ma l’effetto sembra già essersi attenuato.
Secondo l’ultimo sondaggio INSA pubblicato dalla Bild am Sonntag, la CDU/CSU si attesta al 29%, l’SPD cala di un punto al 16%, mentre AfD resta stabile al 21%. I Verdi sono fermi al 12%, la sinistra radicale di Die Linke sale al 5%, mentre il nuovo partito di Sahra Wagenknecht, BSW, è al 6%. I liberali dell’FDP restano sotto la soglia di sbarramento con il 4%.

Merz favorito, ma la partita resta aperta
Nonostante il duello serrato, il dibattito non ha prodotto un vincitore netto. Tuttavia, la posizione di Merz nei sondaggi gli ha permesso di mantenere la calma e resistere agli attacchi del cancelliere, che appare in difficoltà. Se nei prossimi giorni non emergeranno nuovi elementi in grado di ribaltare gli equilibri, il leader della CDU resta il favorito nella corsa alla cancelleria e potrebbe decidere con chi allearsi nella prossima legislatura.

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