Generazione Terra, Ismea: è boom di domande. Al via l’asta Bta per 20mila ettari di terreni agricoli

- di: Barbara Leone
 
C'è interesse da parte delle nuove generazioni a investire in agricoltura. Lo dimostra il successo di Generazione Terra, il nuovo strumento fondiario di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) rivolto ai giovani, che in un solo mese dall'apertura dello sportello per la presentazione delle domande ha già esaurito l'intera dotazione finanziaria, pari a 60 milioni di euro. Oltre il 60% delle domande proviene da giovani che intendono avviare un'iniziativa imprenditoriale in agricoltura. Sono i cosiddetti startupper, con o senza esperienza pregressa nel settore, ma in quest'ultimo caso in possesso di un titolo di studio superiore in campo agrario o di una laurea. Numerosa la partecipazione anche di giovani già attivi in agricoltura che, grazie alle novità introdotte dalla misura, potranno acquistare terreni funzionali alla crescita della propria azienda agricola.

Generazione Terra, Ismea: è boom di domande. Al via l’asta Bta per 20mila ettari di terreni agricoli

Da rilevare anche l'omogenea distribuzione territoriale, con una quota quasi paritaria di domande provenienti dal Centro-Nord e dal Sud-Isole, a dimostrazione che la voglia di agricoltura accomuna l'intero Stivale. Il successo di Generazione Terra non riflette solo la volontà di tanti giovani di investire il proprio futuro in agricoltura ma anche il bisogno di strumenti che agevolino l'accesso al capitale fondiario. L'acquisto della terra è tuttora in Italia una delle più grandi barriere che un giovane deve superare per diventare imprenditore agricolo e di conseguenza è un freno a ogni processo di ricambio generazionale e innovazione in un settore che vede ridurre progressivamente la presenza degli under 40 tra i capo azienda. Ma l'impegno dell'Ismea nell'agevolare l'accesso alla terra e la mobilità fondiaria non si esaurisce qui. Lo scorso 7 marzo, infatti, si è aperta la sesta edizione della Banca nazionale delle terre agricole (Bta) con circa 20mila ettari messi all’asta, per un totale di oltre 800 aziende agricole potenziali e un valore base di 260 milioni di euro. Un'importante novità riguarda la procedura di vendita dei 102 terreni che tornano su Bta dopo il quarto tentativo; per questi è prevista la possibilità di effettuare direttamente, sul portale dedicato, una prima offerta di acquisto e prenotare la fase di rilancio. I terreni di questa sesta edizione sono ubicati prevalentemente in Sicilia, che da sola concentra il 36% delle superfici all'asta; a seguire Toscana (13%), Sardegna (12%), Puglia (9%) e Basilicata (7%). Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate, tramite il portale dedicato, a partire dalle ore 12.00 di oggi sino al 5 giugno 2023.

La Banca nazionale delle terre agricole è stata istituita nel 2016, con la legge n.154 del 28 luglio, per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di terra, raccogliendo e rendendo accessibili a tutti le informazioni sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali relative ai terreni messi in vendita. Attualmente alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, la Banca nazionale delle Terre Agricole può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici. La procedura di vendita, semplificata grazie all'utilizzo di uno sportello telematico, garantisce trasparenza e semplicità.

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