Generalfinance: il CdA ha definito un nuovo assetto organizzativo

- di: Daniele Minuti
 
Il Consiglio di Amministrazione di Generalfinance ha ufficialmente definito un nuovo assetto organizzativo, in modo da renderlo "funzionale alla piena implementazione ed esecuzione del piano industriale 2022-2024".

Generalfinance: definito nuovo assetto organizzativo

La nota ufficiale specifica che il nuovo organigramma prevede l’istituzione di due aree specializzate nell’ambito creditizio, che saranno coordinate da due figure professionali con esperienza ultradecennale nei settori di riferimento, oltre che una crescita professionale e manageriale significativa, all’interno di Generalfinance:

L'Area Direzione Crediti sarà coordinata dal Chief Lending Officer, Alessandro Ferrari e focalizzata sulle attività di valutazione del rischio (cedenti e debitori ceduti), monitoraggio del portafoglio crediti, istruttoria affidamenti e supporto legale. Quella Direzione Operativa sarà invece coordinata dal Chief Operating Officer, Elisa Addis e focalizzata sulle attività di back office cedenti, collection e gestione debitori ceduti.

La nota aggiunge: "Nell’ambito della riorganizzazione, in linea con quanto previsto nelle azioni strategiche del Piano Industriale, il Consiglio ha inoltre ridefinito l’assetto dei controlli interni, con l’istituzione di tre unità separate e specializzate nei rispettivi ambiti - Risk Management, AML e Compliance, Internal Audit – al fine di rafforzare significativamente le attività di controllo di secondo e terzo livello, nel contesto di forte crescita registrato negli ultimi anni (CAGR del Turnover 2019-2021 del 55%) e dell’ulteriore sviluppo previsto nel triennio".

Massimo Gianolli, Amministratore Delegato di Generalfinance (nella foto), ha commentato: “Con questa modifica organizzativa creiamo le premesse per un ulteriore miglioramento nella gestione del credito, sia per quanto riguarda i profili di valutazione del rischio, sia nell’ambito delle attività di collection. Partiamo da un livello di assoluta eccellenza, con un NPE Ratio inferiore all’1% al terzo trimestre del 2022, che riflette la forte diversificazione del portafoglio e le politiche del credito rigorose.
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