La guerra commerciale di Trump frena l’economia globale: il FMI rivede al ribasso le stime dello sviluppo L’economia mondiale è entrata in una "fase critica".
(Foto: il capo economista dell'FMI, Pierre-Olivier Gourinchas).
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha lanciato un allarme: l’economia mondiale è entrata in una “fase critica a causa dell’escalation dei dazi commerciali promossa dagli Stati Uniti. Le previsioni di crescita globale per il 2025 sono state tagliate dal 3,3% al 2,8%, segnando una revisione al ribasso di 0,5 punti percentuali rispetto alle stime di gennaio .
L’impatto dei dazi sull’economia globale
Le politiche protezionistiche adottate dall’amministrazione Trump hanno innescato una serie di reazioni a catena che stanno rallentando l’economia mondiale. Il FMI ha identificato l’aumento dei dazi come un fattore chiave che contribuisce all’incertezza economica, riducendo gli investimenti e il commercio internazionale .
Le economie avanzate sotto pressione
Negli Stati Uniti, la crescita economica prevista per il 2025 è stata rivista al ribasso all’1,8%, un calo significativo rispetto al 2,8% del 2024. Il FMI ha anche aumentato la probabilità di una recessione negli Stati Uniti al 40%, rispetto al 25% precedente. Nel Regno Unito, la crescita è prevista all’1,1%, mentre l’inflazione dovrebbe raggiungere il livello più alto tra i paesi del G7.
Le economie emergenti non sono immuni
Anche le economie emergenti stanno risentendo dell’impatto dei dazi. La Cina, fortemente dipendente dalle esportazioni, vede la sua crescita prevista per il 2025 scendere al 4%, mentre il Messico è entrato in recessione con una contrazione dello 0,3%.
L’Italia e l’Eurozona: crescita anemica
In Italia, il FMI ha rivisto al ribasso la crescita prevista per il 2025 allo 0,4%, evidenziando l’impatto negativo dei dazi sull’economia nazionale . Anche l’Eurozona nel suo complesso mostra segni di rallentamento, con una crescita prevista dello 0,8% per il 2025.
La posizione del FMI e le raccomandazioni
Il capo economista del FMI, Pierre-Olivier Gourinchas, ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza delle banche centrali per mantenere la credibilità e ancorare le aspettative di inflazione. Ha inoltre avvertito che i dazi aumenteranno le pressioni sui prezzi, prevedendo un’inflazione al 3% negli Stati Uniti per il 2025 .
Il FMI esorta i governi a ripristinare la stabilità delle politiche commerciali e a creare accordi reciprocamente vantaggiosi, sottolineando la necessità di un sistema commerciale chiaro e prevedibile .
L’impatto dei dazi è forte sull’economia
L’escalation dei dazi commerciali ha avuto un impatto significativo sull’economia globale, rallentando la crescita e aumentando l’incertezza. Il FMI invita alla prudenza e alla collaborazione internazionale per evitare ulteriori danni economici e per promuovere una ripresa sostenibile.