Fisac Cgil: "Donne maggioranza nella finanza, ma con gap di salario e carriera"

- di: Redazione
 

In occasione della giornata internazionale delle donne  e nell'ambito della campagna di categoria "Ora è tempo di agire!", è stata presentata una ricerca della Fisac Cgil, insieme al suo coordinamento Donne, grazie a una elaborazione dell’Ufficio studi e ricerche della categoria sui dati Inps, con cui viene analizzato il gap nel settore finanziario.
Stando allo studio, le lavoratrici sono la maggioranza nel settore (50,5%), ma subiscono disparità salariali e di carriera, mancando corrispondenza di donne nei ruoli più importanti e eguaglianza a livello di stipendi, a parità di inquadramento.
 

Fisac Cgil: "Donne maggioranza nella finanza, ma con gap di salario e carriera"

Il 61% degli impiegati nel settore finanziario è donna mentre il 40% è uomo, con le percentuali che cambiano nei ruoli apicali: donne quadro sono il 35% mentre gli uomini il 65%, le donne dirigenti sono soltanto il 20% contro un 80% di uomini.

Guardando alla distribuzione di genere nelle categorie professionali, tralasciando il marginale segmento fatto di operai, apprendisti e altro, l’occupazione delle donne è così suddivisa: il 74% sono impiegate (per un totale di 184.665), il 22% quadri (54.948), l’1% dirigenti (2.882). Per gli uomini invece: 51% impiegati (125.570), 41% quadri (100.771) e 5% dirigenti (11.533). Sempre nel settore finanziario, inoltre, le lavoratrici con contratti part time sono il 28%, mentre gli uomini con lo stesso contratto sono il 4%.

Infine, le disparità salariali. Guardano al salario medio per genere e categorie professionali alla luce dei dati Inps, che permettono quindi di scorporare il salario dei contratti a tempo pieno dal totale compelessivo sterilizzando l’effetto part time, emerge come un’impiegata guadagna in media 38.697 euro l’anno rispetto ai 44.443 euro di un impiegato, il 13% in meno. Procedendo in avanti una donna quadro guadagna 62.992 euro rispetto ai 70.157 di un uomo di pari categoria (-11%). Infine, tra i dirigenti, una donna guadagna 182.633 uero rispetto ai 227.460 euro di un uomo (-20%).

Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil (nella foto), ha commentato: "Sono di più eppure in poche occupano posti al vertice e a parità di posizione non guadagnano quanto gli uomini. Ed è per questa ragione che abbiamo promosso la campagna ‘Ora è il tempo di agire!’, per accompagnare alla denuncia delle disparità e delle discriminazioni che investono le donne, il bisogno di cambiare adesso le cose. Le disparità tra uomini e donne all’interno del settore finanziario, così come emergono dallo studio da noi prodotto, hanno una sola ragione: il tempo. Le donne, sulle quali in prevalenza grava la gestione familiare, non possono dedicare al lavoro il tempo che invece gli dedicano gli uomini. Sappiamo bene che i percorsi professionali, così come gli incentivi, premiano il tempo che si mette a disposizione delle imprese. E il tempo le donne non lo hanno. Ed è per questo che ora è il tempo di agire. Abbiamo bisogno di donne ai vertici, capaci di praticare una visione diversa che valorizzi il percorso delle donne e il loro ruolo nella società. Ne guadagneremmo tutti".

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