Fiamm festeggia i suoi 80 anni, fra innovazione e tradizione

- di: Daniele Minuti
 
Da 80 anni, Fiamm è sinonimo di qualità e innovazione: l'azienda che produce e distrbuisce in modo sostenibile accumulatori per settori industriale e automotive taglia il prestigioso traguardo, non mostrando neanche un minimo segno di rallentamento. Presente in 60 paesi, ha registrato una delle capacità produttive più elevate d'Europa con 70.000 tonnellate di batterie ogni anno.

Fiamm festeggia i suoi 80 anni

Nonostante i cambi di governance, come il passaggio sotto il controllo di Hitachi Chemical nel 2017 e l'acquisizione da parte dell'allora Showa Denko Group di qualche anno dopo, Fiamm ha mantenuto costante il livello di rispettabilità del suo marchio, sia nel mercato locale che in quello estero. Senza mai dimenticarsi della necessità di investire su Ricerca e Sviluppo, strategia fondamentale per confermarsi ai vertici del settore delle batterie al piombo, con la somma aumentaa del 66% dal periodo pre-pandemia.

Fujio Owa, Amministratore Delegato di Fiamm (nella foto), ha commentato: “Sono molto orgoglioso di lavorare per questa azienda e per questo particolare settore strategico. L’azienda è attiva e competitiva su questo mercato ormai da molti anni, fornendo importanti prodotti sia per l’automotive che per l’uso industriale. In particolare durante il periodo di lockdown a causa del Covid, quando il governo ci ha chiesto di continuare a lavorare nei nostri stabilimenti, ho davvero percepito l’importanza del nostro lavoro e dei nostri prodotti, considerati parte dei servizi essenziali e indispensabili per il funzionamento del Paese”.

Maurizio Zanini, Chief Financial Officer, ha aggiunto: “Fiamm ha continuato a svilupparsi anche in questi anni difficili supportando il sistema energetico nazionale ed internazionale durante la pandemia in settori chiave come quello ospedaliero, ferroviario e dei data center che necessitavano grandi quantità di energia in modo continuativo. Fiamm registrerà nel 2022 ricavi per oltre 380 milioni di euro, di cui circa 240 milioni di euro nel settore automotive e 140 milioni di euro nel settore delle batterie industriali, con una crescita di circa il 3% per cento rispetto al 2021. Il focus della strategia del gruppo Showa Denko – continua Zanini - è innestare nuovi processi e metodologie di lavoro, valorizzando l’immenso know-how e la capacità di problem solving dell’impresa italiana”.

Piergiorgio Balbo, Head of Reserve Power Solutions, ha detto: “Fiamm produce in Italia gran parte delle batterie con materiali riciclati e riciclabili, fornendo le migliori soluzioni sul mercato per lo sviluppo di sistemi di accumulo specificatamente pensati per le tecnologie che producono energia da fonti rinnovabili come il solare e l’eolico. L’impresa sta attraversando un periodo di trasformazione digitale che coinvolge sia gli uffici che la produzione, localizzata in Italia nei due stabilimenti di Veronella (VR) e di Avezzano (AQ). Ambiente e sicurezza sono due elementi chiave su cui ci siamo focalizzati, riuscendo a identificare e abbattere in maniera significativa i fattori di rischio sul lavoro”.

Paolo Gagliardi, Head of Mobility Power Solutions, ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è fornire batterie sempre più performanti anche per il settore automotive, soprattutto in vista del prossimo passaggio dal motore termico a quello elettrico. La vediamo come una opportunità per offrire soluzioni innovative di batterie al piombo che non spariranno dalle auto con l’avvento del litio, ma saranno il cuore dei nuovi veicoli e dell’elettronica legata alle tecnologie ausiliarie, ad esempio, nell’ambito della sicurezza ed illuminazione dell’abitacolo”.

Penelope Ferri, Chief Human Resources Officer, ha concluso: "Il senso di appartenenza al gruppo è sempre stato il valore cardine del nostro DNA. Con oltre 1.200 persone che fanno parte del nostro Gruppo abbiamo lavorato molto sul nuovo assetto di Fiamm, introducendo una nuova organizzazione che potenziasse l’attuazione del piano strategico, implementando flessibilità sul lavoro e smart working strutturato, lavorando sulla formazione specialistica, sulle competenze soft, sulla digitalizzazione. Sono stati anni impegnativi in cui il tema dominante era lavorare sulla nuova cultura aziendale. Ciò significa far convergere l’alta qualità alle procedure e ai processi internazionali con ingegno e passione italiani".

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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