Addio a Jules Feiffer, il papà della satira americana che ha rivoluzionato il fumetto

- di: Giulia Caiola
 

Jules Feiffer, uno dei più influenti vignettisti, sceneggiatori e scrittori americani, si è spento il 17 gennaio all’età di 95 anni nella sua casa di Richfield Springs, nello stato di New York, a causa di un'insufficienza cardiaca congestizia. Feiffer, considerato il "papà della satira americana", ha saputo raccontare con ironia e acutezza le contraddizioni della società contemporanea, lasciando un'impronta indelebile nel mondo della cultura e dell'intrattenimento. Con il suo stile unico e la sua capacità di analisi politica e sociale, ha rivoluzionato il ruolo del vignettista, conquistando prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Pulitzer e un Oscar.

Addio a Jules Feiffer, il papà della satira americana che ha rivoluzionato il fumetto

Nato il 26 gennaio 1929 a New York in una famiglia di origini ebree, Feiffer sviluppò presto una passione per il disegno e la scrittura. Dopo essersi diplomato alla James Madison High School di Brooklyn, iniziò la sua carriera nei fumetti come assistente del celebre Will Eisner, creatore della leggendaria striscia The Spirit. Lavorando al fianco di Eisner negli anni '40, Feiffer affinò il suo talento e acquisì una profonda comprensione del medium fumettistico, che in quegli anni stava vivendo una trasformazione cruciale.

Questa esperienza si rivelò fondamentale per la sua evoluzione artistica: l’influenza di Eisner si può ritrovare nel suo tratto espressivo e nella narrazione essenziale, ma Feiffer sviluppò presto una voce unica, capace di affrontare temi di grande rilevanza sociale con uno stile pungente e ironico.

La svolta con “The Village Voice” e il successo della satira politica

Nel 1956 Feiffer iniziò a pubblicare le sue celebri strisce satiriche sul settimanale The Village Voice, uno dei più influenti giornali alternativi americani. La rubrica, intitolata semplicemente Feiffer, divenne un appuntamento fisso per i lettori, affrontando con tagliente ironia i cambiamenti culturali, la politica americana e le tensioni sociali dell'epoca. Le sue vignette, caratterizzate da uno stile scarno ed essenziale, affrontavano temi scottanti come la guerra in Vietnam, i diritti civili, il femminismo e le ipocrisie del potere politico.

La sua capacità di cogliere il sentire comune e di tradurlo in immagini semplici ma potenti gli valse il prestigioso Premio Pulitzer nel 1986 per il cartooning editoriale, consacrandolo come uno dei più importanti satirici del XX secolo.

Feiffer riuscì a costruire un ponte tra cultura pop e critica sociale, diventando una voce autorevole e rispettata nel panorama mediatico americano. Le sue vignette furono pubblicate su importanti testate come The New York Times, The New Yorker e The Washington Post, raggiungendo un vasto pubblico e influenzando generazioni di cartoonist.

Dai fumetti al cinema: una carriera poliedrica

Oltre alla sua prolifica carriera come vignettista, Feiffer si distinse anche come sceneggiatore per il cinema e il teatro. La sua scrittura, acuta e provocatoria, trovò espressione in numerosi film di successo. Tra i titoli più noti spiccano:“Conoscenza carnale” (1971), diretto da Mike Nichols, con protagonisti Jack Nicholson e Candice Bergen, un'opera audace che esplora le dinamiche delle relazioni amorose e sessuali;“Piccoli omicidi” (1971) di Alan Arkin, una satira feroce della società americana con Elliott Gould e Marcia Rodd;“Popeye – Braccio di Ferro” (1980) di Robert Altman, una reinterpretazione ironica del celebre personaggio dei fumetti, con Robin Williams nel ruolo del marinaio muscoloso;“Voglio tornare a casa!” (1989), diretto da Alain Resnais, che gli valse il Premio Osella d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia per la miglior sceneggiatura.

Nel 1961 Feiffer vinse anche un Premio Oscar per il cortometraggio animato Munro, una pungente storia su un bambino di quattro anni erroneamente arruolato nell'esercito, che divenne un simbolo della critica antimilitarista.

Il rapporto con l’Italia e l’influenza culturale

In Italia, Feiffer fu introdotto al grande pubblico grazie all’opera di Umberto Eco, che ne apprezzò l'arguzia e l’intelligenza nel raccontare i cambiamenti sociali con semplicità e profondità. Nel 1967 Feiffer ricevette la Torre Guinigi d’oro al Salone Internazionale dei Comics di Lucca, un riconoscimento importante per il suo contributo alla nona arte.

Eco lo descrisse come un maestro nel "rendere comprensibili a tutti concetti complessi con un linguaggio visivo essenziale", e il suo lavoro trovò spazio in diverse pubblicazioni italiane, contribuendo a far conoscere al pubblico nostrano una forma di satira ancora poco diffusa.

Feiffer e i libri per bambini: un successo inaspettato

Oltre ai fumetti e al cinema, Feiffer si dedicò anche alla letteratura per l’infanzia, illustrando il classico “The Phantom Tollbooth” di Norton Juster nel 1961. Questo libro, divenuto un cult per diverse generazioni di lettori, racconta le avventure del giovane Milo in un mondo fantastico pieno di giochi di parole e lezioni di vita. Feiffer riuscì a infondere il suo spirito satirico e la sua ironia anche in questa opera, conquistando un pubblico ancora più ampio.

Tra i suoi romanzi grafici più apprezzati ricordiamo Tantrum (1979), un racconto introspettivo che esplora la crisi di mezza età attraverso il disegno e la narrazione tipica della graphic novel.

Un’eredità eterna nel mondo del fumetto e della satira

Jules Feiffer lascia un'eredità artistica immensa e multiforme. Le sue opere, che spaziano dai fumetti alla letteratura, dal cinema al teatro, hanno influenzato profondamente la cultura americana e mondiale, dimostrando che l'arte della satira può essere un potente strumento di critica e riflessione sociale.

Con la sua scomparsa, il mondo del fumetto perde una delle sue figure più iconiche e brillanti, ma il suo lavoro continuerà a ispirare nuove generazioni di artisti e pensatori.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 7 record
Pagina
1
22/01/2025
Jules Feiffer, uno dei più influenti vignettisti, sceneggiatori e scrittori americani, si ...
17/01/2025
Un giovane smilzo, introverso ma già consapevole del suo genio, è il Bob Dylan che James M...
17/01/2025
Gli appuntamenti con l’arte nel weekend fra 18 e 19 gennaio 2025.
17/01/2025
Pompei: scoperti nuovi ambienti termali privati nella Regio IX
17/01/2025
La scienza in primo piano al Museo Civico Archeologico di Bologna: due mostre da non perde...
17/01/2025
Il prossimo 30 gennaio l’Inuit Dome di Los Angeles ospiterà un evento musicale senza prece...
Trovati 7 record
Pagina
1