Euribor, Federcontribuenti: "I contratti "a valle" dimostrano gli incassi stellari delle banche"

- di: Romolo Martelloni
 
''Presso la Cassazione, come è noto, è pendente un’importante ricorso nel quale la Corte è chiamata a decidere se siano nulli i contratti "a valle" della nota manipolazione dei tassi Euribor accertata dalla Commissione Antitrust nell’intervallo compreso tra il 29/9/2005 ed il 30/5/2008. Stupisce che nel giudizio presso la Cassazione il Procuratore Generale  abbia depositato una memoria che appare una accorata difesa di una delle parti, ossia della banca, peraltro affermando circostanze non veritiere, in particolare riguardo il fatto che l’Euribor sia 'un tasso interbancario il cui scopo è rispecchiare il costo dei prestiti interbancari in euro rappresentato dalla media ponderata' escludendo dal computo il 15% dei valori più alti e più bassi- dei tassi applicati, nelle operazioni interbancarie, da un gruppo consistente delle più rilevanti banche europee". È quanto scrive, in una nota, l'avv. Monica Mandico, Presidente del Centro Studi di Federcontribuenti la quale precisa come sia dimostrato ''quanto meno dal 4/5/2017 dallo stesso ente che quota i tassi Euribor che non esiste alcun mercato interbancario europeo ed è noto quanto meno dal 2022 (fonte Banca d’Italia) che se esiste un mercato interbancario è solo per prestiti a brevissimo termine (fino ad una settimana) richiesti per far fronte ad impreviste esigenze di cassa''.

Euribor, Federcontribuenti: "I contratti "a valle" dimostrano gli incassi stellari delle banche"

Insiste Federcontribuenti: ''È inoltre dimostrato fin dal 2011 da un "Report" dell’EBA (European Banking Authority) che il metodo di calcolo dei tassi Euribor non avviene eliminando tutte le quotazioni anomale superiori al 85% ed inferiori al 85% ma solo un numero predeterminato di esse, in tal modo permettendo manipolazioni da parte di una singola banca.
Stupisce quindi che il Procuratore Generale abbia acriticamente e senza sentire il bisogno di documentarsi in alcun modo affermato che i tassi Euribor siano tassi di mercato e che non siano sostanzialmente manipolabili, quando invece aveva il preciso dovere di fare il contrario''


Altrettanto supinamente, è la critica dell' avv. Mandico ''il Procuratore Generale ha fatto proprie tutte le difese che il ceto bancario -legittimamente- oppone normalmente ai mutuatari che richiedano il ricalcolo degli interessi in quanto calcolati con tassi euribor manipolati. 
Afferma erroneamente il P.G. che non sia stata provata una concreta manipolazione dei tassi Euribor finali, quando invece nella decisione del 7/12/2016 della CE è accertato il contrario (punto 151); ignorando la nota di stampa del 4/12/2013 della CE ove è chiaramente affermata l’avvenuta manipolazione dei tassi Euribor; ed ignorando il Reg. UE 2016/2011 che prova come avvenuti e non certo potenziali "gravi casi di manipolazione degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse quali l’Euribor' ''. Duole constatare, conclude la nota di Federcontribuenti  ''che il Procuratore Generale abbia preso posizioni discutibili, anche in ragione del fatto che le banche che non hanno partecipato all’intesa vietata comunque hanno approfittato della stessa, incassando tassi Euribor "stellari" pur avendo fatto provvista a tassi enormemente inferiori a quelli euribor ufficiali, essendo noto che la raccolta avviene mediante i c/c ed i depositi e non attraverso un ipotetico mercato interbancario che è provato essere inesistente''. 
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