Eni Award 2024: eccellenza nella ricerca per energia e ambiente

- di: Barbara Bizzarri
 

Dalla sua fondazione nel 2008, l'Eni Award ha registrato oltre 11mila candidature e assegnato più di 116 premi, confermandosi un riferimento internazionale per l'innovazione tecnologica nei settori dell'energia e dell'ambiente. Eni, attraverso questo riconoscimento, intende promuovere soluzioni innovative per accelerare la transizione energetica, come sottolineato durante la cerimonia di consegna al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Eni Award 2024: eccellenza nella ricerca per energia e ambiente

Nel suo intervento, il presidente di Eni, Giuseppe Zafarana, ha ribadito l'importanza di un approccio pragmatico e neutrale verso le tecnologie per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica, garantendo allo stesso tempo efficienza e sostenibilità economica. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha evidenziato la necessità di dare continuità e concretezza alla ricerca, integrandola in processi industriali e commerciali, per evitare che resti solo teorica o accademica.

L'Eni Award, istituito nella sua forma attuale nel 2008, si propone di incentivare l'utilizzo ottimale delle risorse energetiche e di sostenere le nuove generazioni di ricercatori. Dal 2017, il premio è stato esteso anche ai giovani talenti africani, con riconoscimenti per ricerche in ambiti quali sostenibilità e accesso all'energia, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU.

Nell'edizione 2024, i premi sono stati assegnati in tre sezioni principali. Per la "Transizione energetica", il riconoscimento è andato a Marc Fontecave del Collège de France, per i suoi innovativi sistemi catalitici per la riduzione della CO2 tramite energia rinnovabile. Nella categoria "Frontiere dell'Energia", Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University in Corea ha vinto per i suoi studi pionieristici sulle celle solari a perovskite. Infine, nella sezione "Soluzioni ambientali avanzate", Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg è stato premiato per le sue ricerche sulla riduzione degli elementi tossici attraverso tecnologie innovative prive di metalli di transizione.

Oltre ai premi principali, due dottori di ricerca italiani sono stati riconosciuti per i loro contributi: Elvira Spatolisano (Politecnico di Milano) per uno studio sull'idrogeno solforato e Stefano Toso (Università Cattolica di Milano) per le sue ricerche sui semiconduttori alogenuri metallici. Nella sezione "Giovani talenti dall’Africa", quattro ricercatori provenienti da Sudafrica, Kenya e Algeria sono stati premiati con borse di studio per approfondire le loro ricerche in Italia.

Il "Riconoscimento all'Innovazione Eni" è stato conferito a tre progetti sviluppati da team di ricercatori e tecnici di Eni, mentre la menzione speciale "Eni Joule for Entrepreneurship" ha premiato tre startup italiane impegnate nella sostenibilità e nell'innovazione tecnologica. Questi riconoscimenti testimoniano l'impegno di Eni nel supportare l'innovazione e la ricerca per una transizione energetica sempre più sostenibile.

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