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EmiliAmbiente 1,7 mln di utile nell’anno nero della crisi energetica

- di: Barbara Bizzarri
 
EmiliAmbiente 1,7 mln di utile nell’anno nero della crisi energetica

Approvato dall’Assemblea dei Soci il bilancio 2022 di EmiliAmbiente SpA: con 3,9 milioni di euro di investimenti realizzati e 1,7 milioni di utile, l’azienda, gestore del Servizio Idrico Integrato di 11 Comuni del parmense, chiude positivamente il proprio quattordicesimo esercizio, nonostante una delle congiunture economiche peggiori di sempre. Durante l’anno scorso, infatti, il costo di approvvigionamento energetico ha registrato per EmiliAmbiente un aumento del 142%, anche a fronte della riduzione dei relativi consumi: “Per effetto di una serie di misure adottate in corso di esercizio - sottolinea Monica Caffarra, Responsabile dell’Area Servizi Corporate dell’azienda - la società ha comunque raggiunto un risultato importante, dimostrando una capacità di intervento tempestiva, fondata sul monitoraggio, collaudato nel tempo, di un data set di indicatori di performance essenziali”.

EmiliAmbiente 1,7 mln di utile nell’anno nero della crisi energetica

Un’altra serie prioritaria di investimenti sarà il piano di sostituzione e digitalizzazione del parco contatori, già avviato dall’azienda in alcuni dei Comuni e destinato ad essere esteso a tutto il territorio servito. L’obiettivo è rendere più semplici le letture dei consumi sia da parte dell’utente che dei tecnici, nonché agevolare l’identificazione delle perdite occulte su rete privata: “È indubbiamente un aspetto - afferma Marco Giorgi, Direttore Generale della società - che richiederà un attento controllo della gestione; in questo non siamo purtroppo agevolati dalla regolamentazione dell’Autorità, che adegua le tariffe con due anni di ritardo rispetto l’andamento dei costi, rendendo peraltro incomprensibile da parte dell’utenza la dinamica delle stesse. Inoltre, è al nostro studio un progetto-pilota legato al recupero delle acque depurate per uso industriale/agricolo, con il quale vogliamo contribuire a ridurre l’impronta di questi settori sui prelievi di falda del territorio”.

Le previsioni per il 2023 parlano ancora di costi dell’energia anomali, seppure in fase di riassestamento verso valori pre-crisi. In una prospettiva più a lungo termine, invece, la società sarà impegnata a sviluppare un piano investimenti definito dal Direttore Giorgi espansivo e sostenibile”, con l’obiettivo di avvicinare le sue performance agli standard europei degli 80 euro annui per abitante, seguendo anche le indicazioni di ARERA: “Punteremo con decisione sulla transizione energeticacon un’attenzione particolare alle comunità energetiche del territorio, e sul completamento del progetto di distrettualizzazione e ricerca perdite avviato negli anni scorsi, a cui faremo seguire un piano potenziato di ammodernamento e sostituzione della rete; quindi procederemo in strettissimo coordinamento con i progetti di riqualificazione e sviluppo dei Comuni serviti, in modo da ridurre l’impatto dei cantieri sulla vita dei cittadini e il costo degli interventi”.


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