Il sindaco di Genova, Marco Bucci, è avanti ad Andrea Orlando nella corsa alla presidenza della Regione Liguria. Una corsa, tuttavia, che porta con sé il segno di un ulteriore allontanamento degli elettori dalle urne.
Elezioni Liguria: avanti Bucci, ma la vera vincitrice è l’astensione
La percentuale dei votanti, infatti, è stata di appena il 45,9%. Il che significa che, anche se Bucci vincesse con il 50% (le proiezioni del La7 gli danno il 49%, contro il 47%,5% di Orlando, quelle della Rai il 49,8% contro il 46,5% ), rappresenterebbe nella realtà solo il 23% scarso dei liguri maggiorenni. Una situazione in cui le Istituzioni perdono legittimità, forza, autorevolezza e dove le elezioni diventano un gioco di pochi.
Quanto agli altri candidati, raccolgono le briciole, stritolati dal sistema maggioritario che polarizza il voto. Basti pensare che terzo, sempre secondo le proiezioni, è l’ex M5S Nicola Morra con lo 0,9%. Un naufragio.
Elezioni, quelle liguri, che invece fino a qualche mese fa, dopo lo scoppio dell’ex presidente Toti, sembravano sicure per il centrosinistra. Che forse per eccesso di sicurezza ha candidato Andrea Orlando, che – al di là delle capacità – non è apparsa certo una figura di rinnovamento, visto che bazzica le Istituzioni da quando aveva i pantaloni corti. Oltre ad apparire assai algido, poco empatico. Sembrava, per il centrosinistra + M5S, una strada tutta in discesa e invece è tutta in salita. Sarà interessante a vedere come andrà a finire, anche perché l’elezione ligure apre la strada ad altre elezioni regionali, a cominciare da quelle di Emilia-Romagna e Umbria.