Elezioni 2022 - Chi ha detto cosa
- di: Diego Minuti
Giuseppe Conte
Siamo stati bullizzati davanti ai cittadini e al Parlamento, dal centrodestra, da Italia viva, mentre le nostre proposte erano chiare e a favore dei cittadini.
Enrico Letta
In uno dei passaggi della mia vita politica, un passaggio bello e interessante, dissi una cosa che poi ho lasciato da parte negli anni successivi: vorrei un Pd come un quadro di Van Gogh, con nettezza dei colori. Tutto chiarissimo e tutto bellissimo. Credo molto oggi in questa idea, ci credevo anche prima ma l'ho applicata poco.
Letizia Moratti
Io ho dato la mia disponibilità in maniera convinta al centrodestra e la riconfermo. Credo sia doveroso e urgente un chiarimento con il centrodestra. (...) Io mi sono sempre considerata al servizio dei cittadini, l’ho fatto sempre in maniera civica. Quindi il mio è un impegno civico.
Carlo De Benedetti
Il Pd è un partito borghese, votato da persone di buon senso. Ma ha perso i rapporti con le classi popolari. Le disuguaglianze sono ormai insostenibili, e non mi pare che Letta se ne occupi.
Matteo Renzi
Cambieremo idea se qualcuno accetterà le nostre idee. Se non le accettano, abbiamo coraggio, libertà a fantasia per andare da soli.
Carlo Calenda
Noi pensiamo ad un governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, maun Paese non si può fermare solo ad una persona, per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io, spiegando come intendo governare questo Paese.
Davide Crippa
Non avendo condiviso la linea politica adottata dai vertici del M5s, che ha causato la crisi del governo Draghi e i suoi drammatici effetti economici su famiglie e imprese, nonché la conseguente, prevedibile rottura di quel progetto ambizioso del campo progressista che ci aveva visti protagonisti di una importante svolta politica dentro e fuori dal M5S, ritengo non sia più opportuno proseguire nel ruolo di rappresentanza che svolgo, dopo essere stato eletto per tre volte, alla guida del gruppo parlamentare M5S alla Camera
Giovanni Toti
Non è scontato nulla, non so neanche se il centrodestra esista, per ora ho visto una cena e un pranzo a Villa Grande, bellissima location che ha ispirato grandi film ma non grandi documenti politici .Aspetto di conoscere con quale piattaforma il centrodestra intende governare questo Paese, con quali forze, con quali ruoli e con quale dignità alle idee liberali e popolari. Dall'altra parte vedo una grande coalizione che sta cercando di mettersi insieme più per la paura di perdere che non per il desiderio di governare.
Paolo Cirino Pomicino
Quello che abbiamo di fronte è un centro senza aggettivi e senza qualità. Attenzione: non è un problema di definizione, ma di contenuti perché il centro non può che essere liberale o popolare. Al di là di queste due grandi famiglie non può che trascinarsi un centro tartufesco e paesano a cui affluiscono tutti i soggetti che oggi dicono di essere centristi, e mi riferisco a Toti, Calenda, Renzi, Di Maio, Brunetta, Gelmini, Brugnaro, Quagliariello e così via. Tutti amici personali, ma tutti aggrovigliati da 30 anni in un ginepraio personalistico.
Stefano Candiani
Non possiamo pensare che uno stato di guerra possa essere la normalità. Più questa situazione si trascina, più noi paghiamo un prezzo: il costo dell'energia, la perdita di posti di lavoro. (...). Non è garanzia per il futuro cambiare il fornitore di metano sostituendo la Russia con Paesi del Nord Africa che non sono stabili e democratici.
Rino Formica
La destra potrà vincere, ma non riuscirà a governare perché l'affermazione sarà troppo risicata o contraddittoria, e a quale punto tenteranno di abbandonare la democrazia parlamentare per quella del presidenzialismo.
Sabino Cassese
So che nella nostra tradizione buoni politici sono venuti o dall'esperienza delle amministrazioni locali oppure dalle professioni o dalla classe insegnante. Se potessi dare un consiglio alle forze politiche, suggerirei di portare in parlamento anche qualche persona che si è formata nell'alta amministrazione, perché la politica separata dall'amministrazione corre il rischio della irrealtà.