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Fondo studio rinnovato: l’Italia spinge i prestiti agli studenti

- di: Bruno Legni
 
Fondo studio rinnovato: l’Italia spinge i prestiti agli studenti
Prestiti studenti in Italia 2025: Fondo per lo Studio e “per Merito”
Un tempo marginali, ora potenziati con garanzie, digitalizzazione e nuovi fondi: dal Fondo Consap a Intesa Sanpaolo, ecco le novità.

Uno strumento sottoutilizzato ma ora riscoperto

In Italia, soltanto l’1 % degli studenti ricorre a prestiti per lo studio — una soglia risibile se paragonata al 12 % della Germania, e ancora più esigua rispetto al 50 % fatto registrare in Paesi come Olanda, Svezia, USA e Regno Unito. Le cause? Un misto di reticenze culturali e scarsità di finanziamenti pubblici destinati all’istruzione superiore.

Il rilancio del Fondo per lo Studio: garanzie, fondi e digital

Istituito nel 2010, il Fondo per lo Studio (gestito da Consap) ha finora avuto scarsi risultati: ad oggi, stimate in meno di 2.500 le garanzie attivate. Ma il vento è cambiato. La legge n. 106/2024 ha ampliato la controgaranzia statale, aggiungendo CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e le Regioni al pool di sostegno. Grazie anche al programma Skills & Education del FEI nell’ambito di InvestEU, si punta a mobilitare ulteriori 200 milioni di euro, destinati a 10.000 studenti meritevoli, comprese specializzazioni e master all’estero.

Dal punto di vista operativo, il piano di semplificazione include una procedura digitalizzata (con SPID) e la fruizione del prestito in banca in un’unica visita, insieme all’introduzione della “garanzia di ultima istanza” dello Stato. Il tetto massimale è in rialzo: fino a 50.000 € su base quinquennale, con la possibilità di toccare i 70.000 € per gli studi all’estero.

Le condizioni attuali: flessibilità e trasparenza

Il finanziamento Consap può arrivare fino a 25.000 €, erogati annualmente in tranche tra i 3.000 e i 5.000 €; il rimborso si estende da 3 a 15 anni, con avvio del piano non prima del 30° mese dall’ultima erogazione, e senza garanzie personali richieste. Si tratta ormai di un meccanismo potenziato, rapido e più accessibile per gli studenti meritevoli.

Intesa Sanpaolo e il “per Merito”: un altro canale, più ambizioso

Accanto al Fondo pubblico, il circuito del “prestito d’onore” di Intesa Sanpaolo, supportato dal Fund for Impact, rappresenta una valida alternativa. È in vigore da diversi anni, con aiuti fino a circa 800 milioni erogati a circa 45.000 studenti.

Le condizioni sono interessanti: l’esempio riportato riguarda uno studente fuori sede alla Bocconi che può ottenere fino a 75.000 € — utile per affitto, rette e materiali — senza dover fornire garanzie, ma restando in regola con gli studi. Il rimborso è posticipato di circa due anni dopo la laurea e può estendersi fino a 30 anni: un piano estremamente flessibile.

Il prestito “per Merito” è anche aperto a studenti di master e formazione post-diploma, fino a 50.000 € per programmi internazionali come quello dell’Interaction Design Programme del CIID (Bergamo–Copenaghen), altrimenti fino a 30.000 € in altri contesti. Tutto senza garanzie e con periodo di grazia di due anni.

Merito e soglie: il requisito minimo

Per accedere al Fondo Consap occorre un voto minimo alla maturità di 75/100 e superare almeno la metà degli esami annuali: criteri chiari e meritocratici, pensati per premiare gli studenti più meritevoli.

Un cambio di passo annunciato

Dopo anni di inutilizzo, il Fondo per lo Studio è ora il centro di una rete rafforzata da garanzie pubbliche, digitalizzazione e nuove risorse europee. Accanto a questo, il circuito “per Merito” di Intesa Sanpaolo arricchisce l’offerta di accesso al credito per i giovani, con soluzioni flessibili e senza garanzie personali. Se bene comunicati e accompagnati da una cultura favorevole, questi strumenti potrebbero davvero trasformare l’istruzione italiana e favorire l’emergere dei talenti.

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